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Serie A

Italiano, altro che “matto”: Bologna, sei da Champions 

Cinque vittorie di fila e +2 sulla Juve: i rossoblù continuano a tenere botta al campionato

Bologna
L'esultanza di Orsolini a Venezia (LaPresse)

C’è una frase che più di tutte riassume il rapporto tra Vincenzo Italiano e il Bologna. Ed è stato lo stesso tecnico ad esplora in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport concessa durante la sosta. “Mi davano del matto quando ho preso il Bologna”, ha detto il tecnico durante la chiacchierata. E alla fine, ha ragione: fare meglio dello scorso anno, riuscire a superare qualitativamente e, cosa più importante, in termini di risultati Thiago Motta era complicato. Non impossibile, sia chiaro, ma le aspettative – complice il ritorno dopo decenni in UEFA Champions League e un campionato visto da protagonista – erano sicuramente altissime. E a guardare gli ultimi risultati e – soprattutto – la classifica ci si rende conto come quella follia di cui parlava il tecnico, in realtà, è il vero motore della squadra. 

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Bologna, la mano di Motta e l’identità di Italiano

Il Bologna vince, convince e…gioca: un trittico non banale in un campionato come la Serie A. Certo, l’imprinting di Thiago Motta continua a farsi sentire ma Vincenzo Italia ha i meriti di aver indottrinato i suoi ragazzi con la consapevolezza di chi è sicuro dei propri mezzi. Anche dopo una campagna acquisti che in estate ha visto volare vero la Premier i due talismani dello scorso anno: Zirkzee sponda United e Calafiori vero l’Arsenal. Ma la sicurezza con cui Orsolini e compagni scendono in campo conferma l’ambizione e la consapevolezza dei propri mezzi. Il Bologna, anzi questo Bologna, è a immagine e somiglianza del suo tecnico: diretto, ruspante, emozionante. 

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Vincenzo Italiano (LaPresse)

In numeri: cinque vittorie di fila che traspaiono nell’emozione di chi come Riccardo Orsolini che con il gol al Venezia ha già superato il record dello scorso anno quando le reti furono 10 in 33 partite. Oggi è invece a quota 11 e alla fine della regular season mancano ancora otto partite. La concretezza di Santiago Castro (attualmente ai box) che con i suoi 10 gol tra campionato e Coppa Italia non sta facendo chissà quanto rimpiangere Zirkzee. E infine la compattezza in difesa dei vari Calabria, Beukema, Casale, Miranda nonostante i gol subiti rispetto allo scorso anno siano – per il momento – quattro in più. 

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L’esultanza dopo la vittoria contro la Lazio (LaPresse)

Il rush finale e le ambizioni Champions

Numeri che assumono i contorni di un’impresa che a otto giornate dalla fine significano quarto posto con 56 punti e zona Champions – per il momento – tra le proprie mani. Il calendario impone di considerare le prossime tre di campiono come uno snodo fondamentale per continuare a tenere la Juve a debita distanza. Napoli e Inter al Dall’Ara e nel mezzo la trasferta in casa dell’Atalanta. 180 minuti indicativi per quello che sarà il rush finale di stagione con lo scontro diretto contro i bianconeri di Tudor in programma alla quartultima di campionato. Otto finali per un Vincenzo Italiano tutt’altro che “matto”: il suo Bologna è da Champions. 

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