Ogni anno, il vincitore della Coppa di Francia ottiene un pass per la UEFA Europa League. Quest’anno, con Cannes e Dunkerque tra le semifinaliste, si profila la possibilità di vedere un club di categoria inferiore giocare in Europa. Il Cannes, militante in National 2 (quarta divisione), affronterà il Reims, mentre il Dunkerque, squadra di Ligue 2, dovrà vedersela con il Paris Saint-Germain. Se una di queste due squadre riuscisse a trionfare nella finale dello Stade de France, la sua partecipazione alle competizioni europee non sarebbe però automatica: ci sono delle condizioni da rispettare.
Il problema della Licenza UEFA
Per poter partecipare alle competizioni europee, i club devono soddisfare alcuni criteri stabiliti dall’UEFA, tra cui infrastrutture adeguate e solidità finanziaria. Dal 2002, infatti, ogni squadra deve ottenere la Licenza UEFA, concessa dalla Federazione Francese di Calcio in base a rigidi parametri.
Secondo l’articolo 4.01 del regolamento della UEFA Europa League, ogni club deve “aver ottenuto una licenza rilasciata dall’organo nazionale competente”. Il Cannes, qualora vincesse la Coppa di Francia, dovrebbe quindi adeguarsi rapidamente alle richieste federali per poter accedere alla competizione.
Un caso simile si verificò nel 2010, quando la Federazione Inglese negò la partecipazione in Europa al Portsmouth, già retrocesso in seconda divisione e in difficoltà finanziarie.
Il precedente di Quevilly: un sogno mai realizzato
Oltre agli ostacoli burocratici, c’è anche la questione economica. Partecipare all’Europa League implica costi aggiuntivi per trasferte, adeguamenti infrastrutturali e gestione della rosa. Nel 2012, il Quevilly, club di National (terza divisione), già prima della finale persa contro il Lione, aveva espresso forti dubbi sulla fattibilità di un’avventura europea. Il presidente dichiarò che il club non voleva “distruggere ciò che aveva costruito in anni di sacrifici” e “penalizzare il calcio francese” nel ranking UEFA.
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Cannes e Dunkerque: l’Europa è possibile
Se Cannes e Dunkerque riuscissero nell’impresa, non sarebbero i primi club di categorie inferiori a ottenere un pass europeo. Nel 2009, il Guingamp, militante in Ligue 2, vinse la Coppa di Francia e disputò i preliminari di Europa League, venendo eliminato dall’Amburgo.
Ancor più clamoroso fu il caso del Gueugnon, vincitore della Coppa di Lega nel 2000, che si qualificò alla Coppa UEFA ma venne eliminato dal Thessaloniki. Il primato per il club più piccolo spetta al Nîmes, che nel 1996-97, pur giocando in terza divisione, si qualificò per la Coppa UEFA grazie alla finale persa contro l’Auxerre, già qualificato come campione di Francia.
Dalle serie minori alle notti europee: imprese indimenticabili
All’estero, non è raro vedere squadre di serie minori giocare in Europa. Un esempio eclatante è il Vaduz, squadra del Liechtenstein che, militando in seconda divisione svizzera, ha disputato ben 28 campagne europee in 30 anni, grazie alla vittoria della Coppa del Liechtenstein.
Nel 1987, i gallesi del Merthyr Tydfil, squadra di settima divisione inglese, superarono 2-1 l’Atalanta nell’andata dei preliminari della Coppa delle Coppe, ma furono eliminati al ritorno (vittoria 2-0 della Dea)
Nel 1968, il Cardiff City, pur militando in seconda divisione, riuscì ad arrivare addirittura in semifinale di Coppa delle Coppe, affrontando colossi come Milan, Bayern Monaco e Amburgo.
Notre 𝓿𝓲𝓵𝓵𝓮, notre 𝓬𝓵𝓾𝓫, notre 𝓭𝓮𝓼𝓽𝓲𝓷
𝐋’𝐡𝐢𝐬𝐭𝐨𝐢𝐫𝐞 𝐬’𝐞́𝐜𝐫𝐢𝐭 𝐢𝐜𝐢, à Cannes dès le mercredi 2 avril à 21h face au Stade de Reims.
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— AS Cannes (@ASCannes1902) March 30, 2025
Cannes-Dunkerque, sognare è lecito
Guardando a questi precedenti, l’impresa di Cannes o Dunkerque non sembra impossibile. Tuttavia, oltre alla difficoltà di vincere la Coppa di Francia, ci sono ostacoli burocratici ed economici da superare.Riusciranno questi due club a scrivere un’altra pagina memorabile nel calcio francese? Al campo l’ardua sentenza.
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