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Serie C

Pericolo play-out e incubo dilettanti: dentro la crisi del Foggia del dimissionario Canonico

In video conferenza il patron dei satanelli ha annunciato le sue dimissioni: a giugno sarà corsa contro il tempo per iscriversi

Foggia Canonico
Vincenzo Canonico (LaPresse)

Un altro anno di passione: è quanto si profila all’orizzonte, neppure troppo lontano, ad ascoltare le parole del presidente del Foggia, Nicola Canonico. In una conferenza stampa andata in scena nel pomeriggio di lunedì, il numero uno del club pugliese – collegato da remoto – ha tracciato un bilancio di una stagione disastrosa, spalancando le porte a un clima d’incertezza per il futuro. Da diverse stagioni il club rossonero versa in condizioni critiche e la tensione tra i tifosi ha raggiunto i massimi storici. Il tutto, in una stagione in cui la zona play-out dista solo cinque punti e si è reduci nell’ultimo turno dal 4-0 in casa della Casertana. E le cose certo non migliorano pensando che nella prossima giornata bisognerà rispettare un turno di stop per via delle esclusioni di Taranto e Turris.

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Dentro la crisi del Foggia. Tifosi contro Canonico: “Te ne devi andare

Ma procediamo con ordine: come si è arrivati a questa situazione? Complici annate piuttosto deludenti, da anni i rapporti tra il numero uno del Foggia e i tifosi si sono incrinati. Non a caso, da settimane nel settore destinato allo zoccolo duro del tifo rossonero campeggia uno striscione raffigurante il volto di Canonico con le sembianze di un maiale. Un clima di protesta e di offese nei confronti del presidente che sono stati riproposti anche nella giornata della conferenza stampa. Tanti tifosi si sono ritrovarti all’esterno dello Stadio Pino Zaccheria per protestare contro la società. “Te ne devi andare”, un messaggio inequivocabile seguito da cori e battimano contro di patron dei pugliesi.

Un clima surreale a fare da contorno a una conferenza stampa molto tesa in cui Canonico ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili. “La mia esperienza a Foggia è finita – ha tuonato il presidente –. Ho rispettato la volontà delle curve. Non posso cedere una società di capitali al Comune, starà al sindaco trovare imprenditori disposti a subentrare”. Con le dimissioni cadono tutti gli oneri (stipendi e contributi, tra gli altri) e sulla piazza foggiana si abbatte un clima d’incertezza per il futuro. “Chiunque voglia rilevare il club dovrà rispettare le scadenze federali entro il 16 aprile. In caso contrario, ci saranno penalizzazioni e, senza acquirenti entro giugno, il Foggia ripartirà dai dilettanti”.

I numeri di una stagione da dimenticare

Un fulmine a ciel sereno, nella settimana in cui la Lega Serie C ha reso note le nuove linee guida in maniera di iscrizioni per la prossima stagione. Una situazione, come detto, delicata in cui anche i risultati negativi hanno avuto il proprio peso. Partiti per puntare alla B con Brambilla, a quattro giornate dalla fine il Foggia è a un passo dal play-out per non retrocedere in D. La media punti è di poco meno uno a partita: 30 punti in 31 giornate, frutto di 7 vittorie, 9 pareggi e 15 sconfitte (il secondo peggio dato alle spalle di Latina e Messina). “Da tre partite vedono una squadra spenta – ha aggiunto Canonico, che non ha risparmiato critiche a staff tecnico e dirigenza –. Ho fatto tanti errori, soprattutto nella scelta dei professionisti come Brambilla, Roma, Zauri e Leone. A gennaio ho chiesto di rivoluzionare la squadra, ma si è deciso di continuare con il gruppo attuale. Avrei preferito alleggerire i costi ottenendo comunque risultati”. Insomma, un’autentica polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro.

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