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Rashford brilla all’Aston Villa: rimpianto per Manchester United e… Milan?

Marcus Rashford
Marcus Rashford Aston Villa (LaPresse)

Operazione rinascita: Marcus Rashford ha trovato all’Aston Villa la dimensione perfetta per mettersi alle spalle un periodo di appannamento. Nel weekend sono arrivati i primi due centri stagionali, nonché in assoluto col club di Birmingham. E le giocate ritrovate certificano una crescita in rottura col recente passato, sotto l’ombra ingombrante delle aspettative nel contesto Manchester United.

Marcus Rashford

Marcus Rashford Aston Villa (LaPresse)

Rashford, inizia il suo “Villan arc”

Se fossimo in un prodotto cinematografico, la nuova avventura di Rashford potrebbe essere accomunata all’arco narrativo di un personaggio che da buono diventa “cattivo”. Nel caso del classe 1997 però, si parla di cattiveria agonistica, quel tassello che gli mancava e che indubbiamente lo sta aiutando nel suo percorso di crescita. L’ultimo elemento da aggiungere? Il gol in Premier League, che manca dall’1 dicembre 2024. Un digiuno prolungato di 4 mesi senza gonfiare la rete in campionato, qualcosa che gli è capitato soltanto due volte in carriera, ovvero nella sua stagione d’esordio (24 settembre 2016-9 aprile 2017) e nel 21/22 (22 gennaio 2022-22 agosto 2022).

Una situazione piuttosto paradossale, visto che il suo impatto con l’Aston Villa è in ogni caso tangibile. Su 5 presenze in campionato, di cui 2 da titolare, il bottino è di 2 assist, spartiacque nel successo in rimonta per 2-1 contro il Chelsea. Consistenza e presenza anche sotto porta, come certificano i dati nelle coppe: in Champions League è arrivato 1 assist contro il Brugge, mentre in Fa Cup c’è stato lo scatto più consistenze. Servizio ad Asensio per aprire le marcature contro il Cardiff nel quinto turno; ai quarti invece, marchia a fuoco la partita con una scintillante doppietta, che proietta i ragazzi di Emery in semifinale dopo 10 stagioni di assenza.

Rimpianto sull’asse Manchester-Milano?

Il Manchester United lo ha ceduto quasi a cuor leggero, in una finestra di gennaio movimentata in cui il britannico è stato sostituito numericamente dall’arrivo di Dorgu per circa 35 milioni. Amorim intanto, glissa sul cambio di rotta dell’esterno da quando non si trova all’ombra dell’Old Trafford: “Rashford non è un mio giocatore al momento, ma ogni calciatore che si comporta bene in prestito è una buona notizia per il nostro club”.

Rimpianto che diventa duplice, perché anche a Milano (sponda rossonera) lo avevano cercato con insistenza. Al suo posto però, arriva Joao Felix, profilo probabilmente incompatibile con Leao visto che i due calpestano zone simili di campo, con l’ex Chelsea che non ha neanche l’attenuante del rendimento (solo 1 gol e 1 assist portato in dote in 11 presenze). L’ostacolo in questo caso, oltre ad una gestione delle trattative troppo dilatata nei tempi di azione, è stato forse economico: Rashford all’Aston Villa percepisce infatti circa 11 milioni di sterline.

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