Lione-Lille, un match che vale la Champions.
In un weekend scosso dall’ammutinamento dei giocatori del Marsiglia, ormai quasi schierati contro De Zerbi, è Lione-Lille ad incendiare ulteriormente la corsa per la Champions League. Il tecnico ex Sassuolo è costretto a guardare dal divano un match cruciale per un potenziale sorpasso al terzo posto. La rimonta prepotente de “les Dogues” passa inevitabilmente dal Groupama Stadium, che è diventato un fortino in cui rifugiarsi per assorbire i colpi che arrivano dall’esterno.
L’OL non perde in casa dal 23 febbraio (2-3 contro il Psg): da allora, 3 successi tra le mura amiche e una squadra che sembra essersi abbonata ai “poker”. Nelle ultime 6 uscite tra Ligue 1 ed Europa League, 5 successi e una differenza reti di +9 grazie alle 17 reti segnate e alle 8 subìte. Percorso folgorante, che ha rialimentato la rincorsa ad una Champions che avrebbe del miracoloso, vista la situazione economica ancora da risolvere e la bomba mediatica della maxi-squalifica a Fonseca, che in campionato non può guidare i suoi.
Dall’altra parte del rettangolo verde, il Lille fatica ad ingranare e trovare continuità: lontano dal “Pierre Mauroy”, la vittoria non arriva dal 16 febbraio (secco 0-2 in casa del Rennes), con 2 sconfitte e 1 pareggio. Un rallentamento nell’offerta offensiva (5 gol nelle ultime 6) in controtendenza con la crescita di Haraldsson e la costante presenza di Jonathan David (23 graffi in stagione, ma soltanto 3 centri in tutte le competizioni da marzo in poi).
Il precedente all’andata e il bilancio generale
Quella tra Lione e Lille è a tutti gli effetti una grande classica del calcio francese. Il primo confronto è datato 25 novembre 1951, e la sfida conta un bilancio generale di 111 partite. Ha messo il muso d’avanti l’OL, con 42 vittorie rispetto alle 40 dei biancorossi; chiudono il ruolino di marcia i 29 pareggi. In più, “les Gones” possono contare sulla vena realizzativa di un giocatore che non è più un ragazzino, ma quando affronta “les Dogues” sa domarli tornando quasi con l’entusiasmo di un bambino.
Alexandre Lacazette Lione (LaPresse)
Parliamo di Alexandre Lacazette, il bomber per eccellenza del match con 10 centri in 19 incontri (media superiore al 50% di realizzazione). Si infiamma però il duello a distanza con un altro consumato goleador: David viaggia ad una media impressionante del 63% di realizzazione contro il Lione, con 7 graffi in 11 precedenti. Insomma, una partita che si arricchisce di una sfida nella sfida, oltre ad essere un’occasione di mettere la freccia negli scontri diretti per i padroni di casa, dopo l’1-1 maturato all’andata al Pierre Mauroy.
De Zerbi soffre dal divano: la situazione a Marsiglia è rovente
Il clima all’ombra del Velodrome è scintillante: la sensazione è che basti una miccia per innescare qualcosa di pericolosissimo, capace di buttare al vento l’intera stagione. Lunedì scorso, De Zerbi si è rifiutato di guidare l’allenamento, con i giocatori che a loro volta hanno deciso di boicottare la seduta con il resto dello staff. Il direttore sportivo Benatia ha riaperto un canale diretto di comunicazione con la squadra, che ha manifestato dissenso anche per la scelta del ritiro punitivo della domenica e suggerito anche al tecnico di non presentarsi al match contro il Tolosa. Situazione poi rientrata, con l’ex Sassuolo che però ha dimostrato freddezza e distacco nelle sessioni successive.
Roberto De Zerbi (LaPresse)
In questo contesto quasi da “guerra fredda”, si inserisce un bilancio recente da brividi, con 4 cadute nelle ultime 5 e un gruppo che sembra abbia messo la retromarcia. E comincia a farsi sentire anche il fiato sul collo in zona Champions: l’OM è a 49 punti, mentre il Lille è a 47 e il Lione segue a 45. La lotta per il terzo posto entra nelle battute finali, negli ultimi tornanti prima del traguardo.
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