Inter, passo falso a Parma: sui social in tanti si scagliano contro Simone Inzaghi
Nuovo giro, altra corsa e… nuove critiche a Simone Inzaghi. Non che sia una novità, sia chiaro. Ma il 2-2 subito in rimonta dall’Inter al Tardini di Parma ha scatenato una frangia (ristretta, va detto) di tifosi con la solita, stucchevole, retorica contro il tecnico nerazzurro. Parole ritrite, prontamente rispolverate in quelle rare occasioni in cui Laurato Martinez sbagliano qualcosa. L’approccio alla partita, i cambi e gli errori: non basta essere una delle poche squadre europee ancora in corsa per il Treble. Al primo passo falso, il popolo dei social insorge con accuse – alcune anche gratuite – contro tecnico e calciatori.

Lautaro Martinez (LaPresse)
Da Lautaro a Frattesi: le sostituzioni (e le scelte) del Tardini
La storia è stata riproposta anche nel tardo di pomeriggio di sabato. Il passo falso dei nerazzurri – da 0-2 a 2-2 nel giro di qualche manciata di minuti – ha scatenato la solita polemica nei confronti della squadra. Come da copione, con Simone Inzaghi davanti a tutti. Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento della critica è stata la gestione dei cambi. Primo “sgarro”: la sostituzione di Lautaro Martinez. Una scelta già concordata nella rifinitura di Appiano ma che non ha risparmiato un velo di scetticismo da parte dello stesso numero 10 nerazzurro. Una smorfia di disapprovazione che non è passata inosservata ma che è subito rientrata per il bene del gruppo e della squadra.
Al suo posto dunque Correra. Una scelta che, nel post-partita, è stato oggetto di critiche da parte dei tifosi: perché lui e non Arnautovic? La logica del calcio – anche sulla scorta delle ultime prestazioni – avrebbe fatto protendere per l’austriaco. Inzaghi ha invece scelto l’argentino che si è reso protagonista dell’ennesima prestazione (25’ scarsi) insufficiente.

Calhanoglu (LaPresse)
Le scelte a centrocampo e la sostituzione di Calhanoglu
“Sgarro” numero due, in contemporanea con il primo. Minuto 65’, fuori Calhanoglu per Frattesi. Il turco nel primo tempo è stato un fattore in mezzo al campo, poi la lucidità è calata, la stanchezza ha cominciato a farsi sentire e Inzaghi lo ha sostituto. Stravolgendo l’assetto della mediana nerazzurra. O almeno, questa è la versione ufficiale di una frangia di tifosi. Naturalmente le critiche sono ricadute tutte su Simone Inzaghi e sull’approccio dell’azzurro – escluso dall’undici titolare in favore di Asllani – praticamente mai in partita. Il risultato? Il Parma (che al momento della sostituzione era ancora sotto 1-2) ha preso coraggio e in quattro minuti ha trovato il gol con il primo sigillo in Serie A di Jacob Ondrejka.
La mazzata finale che ha fatto da accelerate ai veleni contro il Biscione guidato da Inzaghi. La nota più stonata per una classifica che dice sempre primo posto ma con un gap che potrebbe diventare di una sola lunghezza dal Napoli, impegnato lunedì in casa del Bologna. Naturalmente, in queste ore il processo alle intenzioni (e alle scelte) di Simone Inzaghi sta proseguendo. Dimenticando – come da copione, d’altronde, nel mondo del calcio – che l’Inter non “sbagliava” una partita da metà febbraio, dall’1-0 di Torino contro la Juventus.

L’esultanza del Parma (LaPresse)
Inzaghi e il calendario di fuoco: tra 48 ore c’è il Bayern Monaco
Ma soprattutto, dimenticando (o facendo finta di non ricordare) il calendario nerazzurro. Non più tardi di 48 ore prima della sfida contro il Parma, Lautaro e compagni avevano giocato in Coppa Italia contro il Milan. E dune giorni dopo Parma saranno impegnati nell’andata dei quarti di Champions contro il Bayern Monaco. Un trittico duro per tutti, anche per questa Inter che sembra invincibile. Ma questo conta poco: è bastato un mezzo passo falso per rispolverare la solita, stucchevole, retorica su Simone Inzaghi. Ma è davvero (solo) colpa sua?
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