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L’Anversa di Nainggolan, modello Ibra e il Parma nel destino: Ondrejka, l’incubo dell’Inter

Il modello Ibra, la 17 per Hazard e la Champions solo sfiorata: la storia di Ondrejka, il talento svedese che ha rovinato il sonno a Inzaghi

Parma’s Jacob Ondrejka Panini player of the match at the end of the Serie A Enilive 2024/2025 match between Parma and Inter - Serie A Enilive at Ennio Tardini Stadium - Sport, Soccer - Parma, Italy - Saturday April 5, 2025 (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)

Inzaghi avrà vissuto la notte tra bandiere svedesi, foreste boreali e il buio: un incubo horror dopo la “pugnalata” ricevuta da Ondrejka. Una rete che potrà rivelarsi letale per la lotta al campionato. Un vero è proprio Mal, che nella lingua scandiva vuol dire proprio gol. Il “Tardini” è stato il palcoscenico delle prime volte, da Bernabè al talentino ex Anversa. A fare il dispetto ai nerazzurri ci ha pensato proprio una delle loro leggende, Chivu, che sta ridando serenità all’ambiente e soprattutto voglia di incidere. E i riflettori su Jacob sono solo una conseguenza.

Ondrejka e il Parma nel destino

Tanto talento, ma poca cattiveria: Ondrejka ha vissuto l’inizio della sua carriera come Gohan prima che l’Anziano Saggio di Namecc gli risvegliasse i poteri. E la Serie A potrà fornirgli lo stesso aiuto. Una vetrina per mettersi in mostra. Il Parma ha sempre creduto nel suo talento e ha provato a prenderlo anche prima dello scorso gennaio.

 

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Il direttore sportivo Mauro Pederzoli ha infatti rivelato un retroscena dopo il suo acquisto: “Lui è sempre stato un obiettivo da quando sono qua. Siamo stati sempre vicini a prenderlo. È una soddisfazione grande per noi averlo preso e siamo sicuri che ci darà una mano”. Certo, l’ala svedese si è fatta attendere ma contro l’Inter ha risposto presente. E ora Chivu è pronto a sfruttarlo al meglio per raggiungere l’obiettivo salvezza. E un grande aiuto glielo ha dato anche il suo amico Keita, che già conosceva ai tempi dell’Anversa, un club che conosciamo per un altro ex Serie A, che ora si diverte in Kings League.

L’Anversa di Nainggolan e la Champions sfiorata

Sì, parliamo proprio di Radja. L’ex Roma nel 2021 è ritornato in patria per cercare di ritrovare la serenità. E ha scelto l’Anversa per farlo. Ma invece di giganteggiare con il suo talento, ha fatto parlare di sé soprattutto fuori dal campo. L’esperienza non è stata delle migliori per alcune vicende di cronaca che hanno portato alla rottura con il club. Con Ondrejka quindi non si sono incontrati.

Lo svedese si è messo subito in mostra con 7 gol e 5 assist in 26 presenze, anche se il suo più grande rimpianto è non aver debuttato in Champions League a causa di un infortunio subito ad inizio stagione. Ora a Parma lotta per altri obiettivi, ma i riflettori della Serie A potrebbero permettergli anche di finire sotto la luce della Nazionale svedese. Uno dei suoi sogni, per cercare di inseguire la strada di uno dei suoi miti.

Ondrejka, Parma-Inter

LaPresse

Il mito Ibrahimovic e la 17 per Hazard

Qualsiasi giocatore svedese ha lo stesso poster appeso in camera, quello di Ibrahimovic. E negli occhi di Ondrejka luccica l’ammirazione per la leggenda della sua Nazione: “Per me è il più grande giocatore della nostra storia, è la mia fonte di ispirazione. Mi piacerebbe soltanto provare ad avvicinarmi a quello che ha fatto lui”. E anche per questo motivi ha scelto la Serie A che nel suo Paese seguono proprio per Zlatan. Ma non è il suo unico modello.

Il suo secondo punti di riferimento è facilmente intuibile per il numero che porta sulla schiena: il 17. Ma per risolvere il rebus dobbiamo ritornare alla città che lo ha accolto, l’Anversa. E la soluzione porta un nome: Eden Hazard, fuoriclasse belga che al Chelsea ha dominato con il diciassette sulla schiena. In Italia si dice che è un numero che porta sfortuna. Ma per adesso la iella sembra averla portata solo all’Inter e a Inzaghi.

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