Atalanta-Gasperini, l’incantesimo si è spezzato. E i tifosi insorgono sui social
Gian Piero Gasperini non lo scopriamo certo adesso. Il suo carattere, i sui pregi e i suoi difetti sono ormai noti. Ma la sensazione comune è che queste ultime settimane sulla panchina dell’Atalanta lo stiano logorando. Così come si sta logorando la squadra (lo confermano gli ultimi risultati) e il rapporto con l’ambiente che – forse per la prima volta in epoca recente – si è schierato contro il proprio tecnico. Nelle ultime ore le critiche sui social e sul web sono aumentate in maniera esponenziale, confermando come il rapporto sia ormai giunto ai titoli di coda. La fine che, per quanto raccolto, va chiusa nel migliore dei modi.

La scarpata dei tifosi dell’Atalanta (LaPresse)
Atalanta, chi dopo Gasperini? Tre nomi e un (quasi) certo ‘no’
I numeri di un disastro: Atalanta, quante difficoltà nel 2025!
Innanzitutto sotto il profilo del rendimento. Contro la Lazio è infatti arrivata la terza sconfitta consecutiva che conferma le difficoltà tra le mura amiche. Da inizio 2025 al Gewiss Stadium l’Atalanta ha raccolto appena quattro punti (quattro pareggi e tre sconfitte) in sette partite. In casa, una sola vittoria (contro lo Sturm Graz) in 10 partite complessive nel 2025.

La disperazione di Retegui e Lookman (LaPresse)
Ma il dato più allarmante riguarda le difficoltà nel trovare la via del gol: la Dea è rimasta a secco in cinque delle ultimi sette partite di campionato e in casa non segna da 415 minuti. L’ultima gioia risale addirittura al primo febbraio con la rete di Berat Djimsiti contro il Torino. Numeri che fotografano un involuzione pericolosa che tradotta in numeri dice terzo posto e dunque zona Champions. Ma le insidie sono dietro l’angolo: il Bologna, vincendo contro il Napoli, potrebbe portarsi a +1 sui nerazzurri che scivolerebbero a quarto posto, a sole due lunghezze dalla Juventus.
La sostiene di Lookman e l’affronto con i giornalisti
C’è poi un altro aspetto, direttamente proporzionale al rendimento. Ovvero la gestione delle forze e dello spogliatoio. Sotto questo punto di vista ha fatto discutere la sostituzione di Ademola Lookman al 74’ di Atalanta-Lazio. Una decisione che in diretta ha scatenato l’ira dei tifosi, ma giustificata nel post-gara dallo stesso Gasp: “Doveva uscire Ederson. Si vede che non era giornata”. Un’incomprensione con il team manager che fotografa alla perfezione il momento complicato in casa nerazzurra. Una clima di tensione che si riverbera nella comunicazione di Gasperini in conferenza stampa. Prima con la domanda vietata alla collega del Corriere Marina Belotti. Poi con “Quella è una stupidata Giancarlo”, rivolta all’opinionista Sky Marocchi alla domanda se l’annuncio sul mancato rinnovo potesse aver influito sul rendimento dei nerazzurri.

Atalanta-Lazio (LaPresse)
Retorica, smorfie ed errori col tabellone delle sostituzioni che palesano le difficoltà delle ultime settimane. Domenica prossima c’è lo scontro diretto col Bologna. La prima di sette battaglie che scandiranno la separazione consensuale tra le parti. L’imperativo resta la Champions. L’auspicio quello di lasciarsi quantomeno col sorriso.
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