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Interviste

“Riera e il modello spagnolo: Celje, la sfida con la Fiorentina vale la storia”

Il Celje di Albert Riera, viaggio in Slovenia, alla scoperta della prossima avversaria della Fiorentina in Conference League

Celje-Fiorentina - Lapresse

Per il Celje sarà la partita più importante della sua storia. Una di quelle serate capaci di segnare un prima e un dopo, non solo per un club, ma per l’intero calcio sloveno. L’andata dei quarti di finale di Conference League contro la Fiorentina rappresenta un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa per una squadra che, in estate, sembrava destinata a un’annata fallimentare.

A raccontare lo spirito con cui il Celje sta vivendo questa storica avventura è il collega sloveno Miran Zore, editore del portale Nogomania, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni: “Nessuno si aspettava un tale exploit, soprattutto dopo un’estate così turbolenta”.

Un exploit inaspettato, figlio di una reazione straordinaria dopo le delusioni nei preliminari di Champions ed Europa League“in particolare la sconfitta contro lo Shamrock, giudicata disastrosa”, ricorda Zore. Eppure, da quel momento in poi, il Celje ha cambiato volto, centrando una storica qualificazione ai gironi di Conference League – mai riuscita prima – e costruendo un percorso fatto di coraggio, gioco offensivo e risultati prestigiosi, fino a questa sfida che ha il sapore dell’impresa.

Il progetto sportivo ha preso una nuova direzione con l’arrivo in panchina di Albert Riera, chiamato a sorpresa in pieno preliminare di Champions per sostituire Damir Krznar, l’allenatore del titolo nazionale vinto nella passata stagione. Un passato da calciatore importante per l’attuale condottiero del club sloveno che ha indossato le maglie di Liverpool, Galatasaray, Olympiacos, Espanyol e Bordeaux, con una fugace esperienza anche in Italia, all’Udinese (settembre-novembre 2014), dove però non ha mai esordito ufficialmente: “Il Celje è una squadra che porta la chiara firma del tecnico Albert Riera. Il gioco è ispirato al calcio spagnolo: possesso palla, dominio del gioco, continua ricerca della perfezione. Questo approccio implica anche un certo margine di rischio”, spiega ancora Zore.

Ti aspettavi un percorso del genere? Quanto è stato fin qui sorprendente il cammino del Celje in Europa?

“Assolutamente no! Nessuno si aspettava un tale exploit, soprattutto dopo un’estate così turbolenta. Dopo le eliminazioni iniziali, sembrava una stagione da dimenticare. Invece, il Celje ha reagito con orgoglio e personalità, superando ogni aspettativa. Il raggiungimento dei quarti di Conference League è stato accolto come un evento storico in Slovenia”.

Il tecnico Albert Riera è un volto noto del calcio europeo. Quanto ha inciso nei risultati della squadra?

“Riera è l’anima e il cervello del Celje. Tutto ruota attorno alla sua idea di calcio. La squadra si muove sempre più secondo i suoi principi: possesso, aggressività, costruzione dal basso. In estate avrà maggiore controllo anche sulle scelte di mercato, segno della fiducia totale riposta in lui. La sua impronta è visibile in ogni aspetto del gioco”.

Non ci sarà il miglior marcatore del Celje Armandas Kučys. Quanto peserà la sua assenza? Chi dovrà temere la Fiorentina al suo posto?

“L’assenza di Kučys sarà pesantissima. Il giocatore stava vivendo la miglior stagione della sua carriera, tanto che erano arrivate offerte dalla MLS, rifiutate dal club per puntare su una sua cessione in un campionato europeo di livello superiore. Kučys è un giocatore decisivo nei momenti chiave, un vero “clutch player”. Sarà sostituito da Edmilson, che però non è una punta pura. Anche Aljoša Matko, capocannoniere della scorsa stagione, sta attraversando una crisi realizzativa. Quindi sì, la Fiorentina dovrà fare attenzione, ma il Celje sarà certamente meno pericoloso senza Kučys”.

Palladino Fiorentina

Raffaele Palladino, Fiorentina – (Lapresse)

Cosa teme il Celje della Fiorentina di Palladino?

“La Fiorentina è vista come nettamente favorita. Per il Celje sarà la partita più importante della sua storia. Lo stadio sarà tutto esaurito: grazie all’intervento di Aleksander Čeferin, l’UEFA ha concesso l’apertura straordinaria della tribuna solitamente chiusa. È un evento enorme per il club. A livello tecnico, in Slovenia si è ben consapevoli che la Fiorentina è una squadra piena di grandi nomi e talento. Giocare contro di loro viene considerato un privilegio.

Josip Ilicic

Josip Ilicic – Lapresse

Un grande ex della sfida è Josip Iličić, sloveno, ex Fiorentina e oggi al Maribor, rivale del Celje in campionato. Come sta Josip? Che momento sta vivendo in patria?

“Iličić è tornato in Slovenia due anni fa, al Maribor, il club da cui partì nel 2010 verso la Serie A. Ha avuto qualche buon momento, soprattutto prima dell’Europeo 2024 che gli ha permesso di essere convocato per la rassegna continentale in Germania. Tuttavia, la sua avventura a Maribor è stata nel complesso una delusione. Il club non punta più seriamente su di lui e si attende solo la naturale scadenza del contratto a fine stagione, come giocatore non è più determinante“.

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Scritto da

Giornalista pubblicista dal 2022, Laureato in Lettere Moderne e Giornalismo e Cultura Editoriale e Multimediale. Il calcio è la miglior medicina, ma consiglio vivamente anche le altre pillole sportive. Vivo e sogno ad occhi aperti, il traguardo più importante è il prossimo.

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