Luca Ranieri, un gol al Celje per spingere la Fiorentina in Semifinale di Conference League
Chissà cosa avrebbe risposto Luca Ranieri se nel 2014 gli avessero detto che un giorno sarebbe diventato uno dei pilastri inamovibili della Fiorentina. In fondo ci avrebbe sparato, è innegabile. Speranze divenute realtà dopo l’1-2 di Celje in Conference League: un successo dall’importanza capitale non solo in ottica semifinale, ma soprattutto per il capitano della viola sempre più al centro del progetto e – insieme a Mandragora e De Gea – matchwinner in Slovenia.

Luca Ranieri (LaPresse)
“Riera e il modello spagnolo: Celje, la sfida con la Fiorentina vale la storia”
L’Under-17 poi la B e il ritorno alla viola
Un percorso, quello di Luca Ranieri che parte da lontano. Come detto, dal 2014 quando mette piede per la prima volta in orbita Fiorentina nell’Under-17. Tutti ne parlavano già un gran bene e così: tre stagioni in Primavera, poi le esperienze da protagonista in Serie B con le maglie di Foggia e Spal e in A con la Salernitana prima di tornare definitivamente – due stagioni fa – alla viola per costruirsi un futuro. Un futuro che oggi racconta di un calciatore tutto made in Fiorentina che in stagione ha saltato appena quattro partite: due per squalifica, due invece in panchina.

Luca Ranieri (LaPresse)
“Siamo una famiglia“, il messaggio di un dei calciatori più divisivi tra i tifosi
Il borsino stagionale racconta di 39 presenze tra campionato, Conference e Coppa Italia per un totale di 3.229’ in campo. Praticamente un’eternità, per il secondo calciatore più impiegato della viola dopo Dodô. Anche i numeri sorridono: due gol (nel 3-0 rifilato all’Inter e contro il Celje in Conference) e tre assist per il centrale di Palladino.

Luca Ranieri (LaPresse)
“Siamo tutti uniti, siamo una grande famiglia” ha detto Ranieri nel post-gara di Conference. Una grande famiglia di cui lui stesso è diventato padre guida indossando con fierezza la fascia da capitano. La giusta ricompensa per un talento che la Fiorentina ha saputo costruire, aspettare e – in un certo qual modo – plasmare sulla base dei propri valori. Un capitano che incarna lo spirito viola e che con quella volata sulla fascia sinistra dello Stadio Z’dežele ha contribuito a un successo storico. A Firenze spesso ci s’interroga su di lui: è uno dei calciatori che più divide la piazza toscana. C’è a chi piace e a chi meno. Ci pensano però i numeri e le prestazioni a mettere tutti d’accordo. Che piaccia o no: Luca Ranieri è il simbolo di questa viola.
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