“La Juventus ha virato verso lo stile di gioco dell’Atalanta di Gasperini. Quella di Thiago Motta era un’altra cosa“ – ha detti Giampaolo in conferenza stampa in vista del match tra il Lecce e i bianconeri. Una rottura con il passato per tagliare il traguardo Champions League. Tudor ha le idee chiare e le ha subito fatte assorbire alla sua squadra. Contro la Roma i bianconeri sono stati lo specchio della filosofia del proprio allenatore, soprattutto nel primo tempo. Tanto pressing e “andare avanti” come mantra.
Juve-Atalanta, sono davvero simili?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prendere in considerazione un parametro: il PPDA (Pass allowed Per Defensive Action). Tradotto: quanti passaggi vengono concessi agli avversari prima del recupero del pallone. In una solo parola: pressing. Più è basso il valore di questo indice, più alta sarà la pressione applicata dalla squadra oggetto di valutazione. E Tudor ovunque ha allenato ha sempre portato le sue squadre ad essere tra le migliori in questo casistica. Prima al Verona, poi al Marsiglia e anche alla Lazio.
Un marchio di fabbrica. Anche la Dea negli anni ha lasciato quasi sempre senza respiro le avversarie, anche se negli ultimi mesi è un po’ calata in questo aspetto. Sia i bianconeri che i bergamaschi, sfruttano molto le corsie esterne come si può notare anche dalle heatmap fornite da Opta. Hanno una zona di controllo molto simile e ora anche il modulo è lo stesso: 3-4-2-1. Ma ci sono anche alcune differenze.

Igor Tudor (LaPresse)
Le differenze tra Juve e Atalanta
Gasperini è solito utilizzare degli esterni di fascia bravi ad andare sul fondo e a concludere le azioni. Negli anni abbiamo visto tanti gol nati “da quarto a quarto“. L’unica eccezione è Zappacosta che quando viene utilizzato a sinistra, taglia il campo. Tudor invece in queste prime due partite con la Juve ha preferito utilizzare esterni a piede invertito e anche molto offensivi. Più attaccanti, che terzini avanzati. Nico Gonzalez lo ha fatto bene contro il Genoa, poi è stato portato in una posizione più offensiva contro la Roma.

Kenan Yildiz (LaPresse)
Mentre sul versante opposto ha utilizzato prima McKennie e poi Weah. Una differenza che quindi spicca è che i bianconeri ricercano subito la parte centrale del campo quando ripartono in velocità. Ma i principi tra le due squadre sono molto affini con Yildiz alla Lookman e Koopmeiners alla Pasalic, oppure Nico Gonzalez alla De Ketelaere. Un cantiere in costruzione che però non ha molto tempo per finire i lavori. Gli operai hanno preso già un buon ritmo, riuscirà Tudor a costruire la casa per la Champions?.
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