Giovedì mattina, 18 maggio, la Juventus si è svegliata seconda in classifica con un piazzamento Champions da consolidare e con l’ulteriore prospettiva di qualificarsi alla massima competizione europea per club attraverso l’Europa League.
Oggi, martedì 23 maggio, invece, a Torino si ritrovano fuori dalla EL, settimi in Serie A con 10 punti in meno in classifica e avendo forse definitivamente perso la possibilità di rientrare tra le prime quattro perdendo a Empoli.
TUTTO NERO, NIENTE BIANCO
In meno di una settimana, dunque, il mondo si è ribaltato in casa bianconera e inevitabilmente la nuova situazione comporta un cambio di strategia sul mercato.
L’arrivo di Cristiano Giuntoli dal Napoli come nuovo ds è tutt’altro che scontato, per quanto sia lui il prescelto, a causa delle difficoltà di liberarsi dal club azzurro.
NUBI EUROPEE
Ci sarà poi da scegliere il tecnico: Massimiliano Allegri ha un contratto lungo ed oneroso. Inoltre, nel dopogara di Empoli, è sembrato consapevole di quel che lo attende a prescindere da quel che accadrà e sembra intenzionato a proseguire in bianconero.
Anche perché, al di là del buon esito in campionato della rincorsa ad un posto europeo, la Uefa potrebbe escludere a sua volta la Juventus dalle proprie competizioni.
SCADENZE
Leandro Paredes non vedrà rinnovato il prestito dal Paris Saint-Germain, mentre tra i giocatori in scadenza solo Juan Cuadrado – dopo le chiusure delle scorse settimane – potrebbe prolungare il proprio accordo anche in virtù dell’infortunio di Mattia De Sciglio.
Adrien Rabiot dovrebbe andarsene, soprattutto senza Champions, mentre valutazioni sono in corso su Angel Di Maria su cui il club sta riflettendo mettendo sul piatto della bilancia l’elevato ingaggio e i dubbi che arrivano da Torino sulle sue ultime prestazioni.
BEFFA INGLESE
Un aiuto non arriverà dall’Inghilterra: Weston McKennie, Arthur, Denis Zakaria e Dejan Kulusewski non verranno riscattati, con ogni probabilità, dai rispettivi club di Premier League generando un mancato introito importante a Torino.
MONETIZZARE
Per questo la Juventus è consapevole che, senza gli ingressi delle competizioni Uefa, sarà costretta a sacrificare qualcuno.
In questo senso i principali indiziati sono Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, ma si spera anche di piazzare Alex Sandro per cui è scattato il rinnovo, ma che ha un ingaggio pesante.
AUTARCHIA
In entrata la Juventus si affiderà soprattutto ai suoi giocatori di rientro dai prestiti (Nicolò Rovella su tutti, ma probabilmente anche Andrea Cambiaso) per ripetere l’operazione già compiuta con successo con Nicolò Fagioli, trattenuto in bianconero dopo l’esperienza alla Cremonese.
Oltre a riscattare Arkadiusz Milik dal Marsiglia (investimento non troppo oneroso per un giocatore considerato funzionale), si guarderà soprattutto al mercato interno. Due i nomi più forti: Davide Frattesi del Sassuolo e Carlos Augusto del Monza.
VARIABILI
Le incognite e le variabili, in ogni caso, rimangono molte. La Juventus ha la necessità di iniziare a muoversi per tempo, ma l’incertezza rende tutto estremamente complicato.
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