Rapido, tecnico e con un discreto fiuto del gol. Marco Nasti ha solo 19 anni ma potrebbe presto esplodere definitivamente. L’attaccante del Milan, al suo primo anno in prestito tra i “grandi” in Serie B, ha dimostrato di avere dei numeri. E di poter ambire a una carriera da calciatore vero. Magari anche in Serie A. Non era facile, come non lo è per nessun ragazzo abituato a giocare in Primavera con i propri coetanei. Ma lui, Nasti, è sceso a Cosenza con armi e bagagli e ha dato tutto sé stesso, ritagliandosi pian piano lo spazio che meritava. E giovedì 1 giugno sogna di salvare il club rossoblù con un altro gol al Rigamonti.
Già, il suo Cosenza è ai playout. Dentro o fuori. L’andata l’ha decisa proprio Nasti con un gol di rapina sotto porta, di testa. E tutte le occasioni migliori dei padroni di casa sono arrivate da lui. Il tecnico William Viali ha puntato sul giovane scuola Milan, che ha risposto presente con un tap-in da due passi che potrebbe fare tutta la differenza del mondo. Anche se a Brescia, la settimana prossima, sarà davvero dura. Bisoli e compagni hanno dimostrato di essere in salute, sfiorando prima il vantaggio poi più volte il pareggio. Ma per ora la salvezza è in mano al Cosenza.
Chi è Marco Nasti
Torniamo a Nasti. A questo ragazzo nato a Pavia e cresciuto nel Milan, esploso l’anno scorso in Primavera 1 sotto la gestione di Federico Giunti – sostituito a tre giornate dalla fine da Christian Terni – in una stagione davvero complicata. Il Diavolo, tra tanti bassi e pochi alti, si è salvato segnando parecchi gol (55) ma subendone una quantità industriale (63, terza peggior difesa del campionato). Nasti ha dato un bel contributo là davanti, realizzando 16 reti (2 su rigore) e chiudendo al terzo posto nella classifica marcatori dietro ad Ambrosino del Napoli (19) e Di Stefano della Sampdoria (17). Il tutto giocando a volte da punta esterna e non da centravanti, il suo ruolo naturale.
Numeri che hanno convinto la Nazionale Under 19 di Carmine Nunziata a convocarlo per gli Europei di categoria, dove tra qualificazioni e fase finale ha disputato sei partite segnando un gol e mettendo a referto anche due assist. E che hanno indotto il Milan, che ha sempre dimostrato di credere in Nasti, a blindarlo con un contratto fino al 2026 per poi mandarlo a Cosenza a farsi le ossa. Lui, nel frattempo, ha carpito tutto ciò che poteva da Olivier Giroud durante gli allenamenti con la prima squadra svolti nel periodo del Covid. Anche se il suo idolo è Karim Benzema, per come si muove e sa crearsi occasioni da gol.
La Serie A nel futuro?
Forse ricalcare le orme dei due francesi resterà per sempre un sogno ma Nasti si sente pronto per la Serie A. La tecnica di certo non gli manca. Il senso del gol nemmeno. E quest’anno, anche se ne ha segnati pochi, ha già dimostrato di essere un uomo che sa fare gol pesanti: 3 dei 5 realizzati finora (4 in stagione regolare, 1 nei playout) hanno portato al suo Cosenza la bellezza di 6 punti. Segno che il ragazzo ha carattere da vendere, ha la cazzimma giusta per sfondare. Anzi, forse ne ha anche troppa, visti i 10 cartellini gialli ricevuti nel corso della stagione in 25 presenze (18 da titolare, 7 da subentrato). Stefano Pioli, da lontano, guarda comunque interessato. Il Diavolo cerca un centravanti di riserva come vice Giroud. E magari potrebbe averlo già in casa.
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