Un’estate lunga quella che stiamo vivendo quest’anno, almeno in termini calcistici. Terminata la Serie A le manifestazioni non si sono fermate e, a essere impegnate, sono state principalmente le Nazionali: quelle giovanili. È vero anche che, però, la Selezione maggiore guidata dal ct Roberto Mancini tra il 15 e il 18 giugno è scesa in campo nella Finale Four della Nations League. Ma la prima apparizione nella gara valida per la semifinale contro una Spagna tutt’altro che imbattibile, non ha certamente lasciato un ricordo indelebile.
ESTATE AZZURRA 2023: DALLA NATIONS LEAGUE, PASSANDO PER IL MONDIALE UNDER 20
La Finalina di consolazione vinta contro l’Olanda per 2-3 è stata solamente una magrissima portata in una tavola imbandita a festa già dalle finali europee delle competizioni per club (vedasi Roma, Fiorentina piuttosto che Inter) nella quale però, nessun commensale è riuscito a sedersi da vittorioso. Dai club passando per le Selezioni, nessuno in Italia quest’anno è riuscito a festeggiare a livello continentale e non. Si pensi ad esempio allo splendido Mondiale portato avanti dall’Italia Under 20 in Argentina. Gli azzurrini guidati dal ct Carmine Nunziata hanno messo su sin da subito, una serie di prestazioni convincenti.
Dalla vittoria quasi inaspettata, in una gara dominata per più di un’ora, contro il Brasile pari età imbrigliato da Casadei (protagonista assoluto del Mondiale) e compagni. Passando per lo scivolone contro la Nigeria e poi la ripresa definitiva con la conseguente corsa affannosa e trionfale che ha portato sino alla Finale. Repubblica Dominicana, Inghilterra, Colombia e Corea del Sud. Poi l’ultimo atto lo scorso 11 giugno: a un passo dalla gloria, la sconfitta per 1-0 contro l’Uruguay, diventato Campione del Mondo. Ma quanti giocatori interessanti abbiamo potuto ammirare? Dal sopracitato Casadei a Baldanzi; o ancora Pafundi e Desplanches. Qualcosa di buono è rimasto insomma.
EUROPEO UNDER 21: LA DISFATTA
Lo stesso non si può dire dell’Europeo Under 21 che avrebbe dovuto vederci come protagonisti ma che, in realtà, è terminato in maniera prematura. Una squadra poco cattiva e, forse, schierata male in campo dall’ormai ex ct Paolo Nicolato. Un 3-5-2 che ha valorizzato a tratti giocatori come Gnonto, Cambiaghi o ancora Udogie. Un senso di acerbità tattica e anche mentale dei giocatori stessi: due sconfitte su tre gare (senza dimenticare la scandalosa, in termini arbitrali, partita contro la Francia) e una vittoria, quella con la Svizzera, sudatissima dopo lo 0-3 del primo tempo (poi gli elvetici sono arrivati a segnare due reti).
INIZIA L’AVVENTURA DELL’ITALIA UNDER 19
Insomma tra nastri di arrivo visti da vicino ma mai superati e disfatte premature, ci apprestiamo a vivere una nuova competizione che, da oggi 3 luglio e si spera fino al 16 luglio (giorno della Finalissima), possa tenere impegnata l’Italia Under 19 di Alberto Bollini. I giovani azzurri disputeranno l’Europeo Under 19 a Malta e in serata a partire dalle 21.00, esordiranno proprio contro i padroni di casa. Poi ci saranno il Portogallo e infine la Polonia. 8 squadre in totale, dunque non un percorso lungo, che potrebbe durare poco meno di due settimane.
In un’estate di bocconi amari, vedere magari trionfare la giovanissima Nazionale italiana potrebbe strappare qualche sorriso appena accennato. Il successo alla Selezione Under 19 in questa competizione continentale manca dal 2003 (Finale vinta contro il Portogallo per 2-0 grazie alle reti di Della Rocca e Pazzini). Dunque un digiuno lungo 20 anni: chissà che D’Andrea, piuttosto che Esposito, o ancora Pisilli o Faticanti e compagni (per fare alcuni nomi), non riescano a salire sul tetto più alto d’Europa.
Foto: LaPresse
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