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Italia benissimo con Under 19 e Under 20, ma è mancata la più importante Under 21

L’estate pallonara italiana ci ha dato tre selezioni impegnate tra Europei e Mondiali: tiriamo un po’ le somme

Cesare Casadei e Matteo Prati con la nazionale azzurra under 20
Cesare Casadei e Matteo Prati con la nazionale azzurra under 20 - foto Lapresse

Le Nazionali giovanili l’hanno fatta da padrone in questa estate 2023. Non uno, non due, ma tre eventi internazionali di rilievo che ci hanno permesso di scoprire qualche possibile nuovo fenomeno del calcio del futuro. Dal canto suo, anche l’Italia è riuscita a recitare, in più di un tratto, facendo intuire di avere del talento su cui poter lavorare.

L’Under 19 di Alberto Bollini è ancora in gioco negli Europei di categoria. Obiettivo semifinale centrato, che sembrava a rischio dopo la pesante sconfitta contro il Portogallo dovuta anche all’espulsione di Lipani al termine del primo tempo. Contro la Polonia bastava un pareggio e pareggio è stato. Così alcuni giocatori dal sicuro avvenire, come Cher Ndour e Samuele Vignato, avranno un’ulteriore possibilità di mettersi in luce contro la Spagna.

Saliamo di un gradino, ai Mondiali Under 20 che hanno fatto sognare tutta l’Italia pallonara. Sulle spalle di un centrocampista che appare già prontissimo per i grandi palcoscenici come Cesare Casadei, ma spalleggiato da giocatori che non hanno nulla da invidiargli come la stella dell’Empoli Tommaso Baldanzi, il motore Matteo Prati e l’interessantissimo Simone Pafundi, oltre a condividere buona parte del centrocampo dell’Under 19 (Pisilli, Lipani, Faticanti sono anche con la selezione minore). Il ko in finale ha fatto male, ma è solo un passaggio per il futuro e diventare sempre più protagonisti.

A fare da neo è l’Under 21, che per tanti anni è stata la selezione principe tra le giovanili. Non fa male il mancato successo all’Europeo, assente ormai da 19 anni; non era questa l’annata per interrompere il digiuno. Ma fa riflettere che una squadra solida, forse una delle più solide degli ultimi dieci anni, sia uscita mestamente ai gironi, avendo il destino nelle proprie mani e giocando una partita caratterizzata dalla paura con la Norvegia. Ci vorrà un cambio di rotta per capitalizzare il talento a disposizione, con Paolo Nicolato protagonista di una proposta di calcio troppo vecchia per i tempi. Per tornare protagonisti anche con la selezione cadetta ci vuole non solo il talento, ma anche un tuffo nella modernità calcistica.

Foto: LaPresse

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