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Serie A

Milan e Inter, cosa hanno detto le ultime amichevoli. Le indicazioni, punti di forza e punti deboli

Tijjani Reijnders

A quasi due settimane dall’inizio del campionato, le squadre di Serie A sono alle battute finali della loro preparazione: la stessa cosa vale per Milan e Inter, le quali hanno da poco concluso le rispettive tournee oltreoceano, e ora rientreranno in Italia per sistemare gli ultimi dettagli in vista dell’esordio ufficiale.

Partiamo dai nerazzurri: la squadra di Simone Inzaghi ha disputato, oltre alla sfida con la Pergolettese durante il ritiro, due match di alto livello con l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo e, soprattutto, con la corazzata francese del PSG. Contro la formazione araba è arrivato un pareggio, mentre nella giornata di ieri la Beneamata è uscita vincitrice dall’incontro con i parigini per 2-1. Quest’ultimo, sebbene si tratti di un amichevole, è un risultato di assoluto prestigio, il quale conferma come l’Inter abbia acquisito una mentalità diversa nelle sfide internazionali dalla passata stagione, in cui è arrivata una sorprendente finale in Champions League.

Lo spunto più interessante è quello legato a uno dei nuovi acquisti dell’estate, Davide Frattesi: la mezz’ala ex Sassuolo ha mostrato immediatamente le proprie qualità, specialmente negli inserimenti in area, caratteristica principale dell’azzurro. Dopo l’addio di Marcelo Brozovic qualche dubbio era sorto tra i tifosi interisti, ma l’arrivo del centrocampista cresciuto nella Roma può rappresentare un’arma letale per le squadre avversarie. Va detto, tuttavia, che i nerazzurri non sono riusciti a trovare un portiere titolare per la prossima stagione: Raffaele di Gennaro, preso per ricoprire il ruolo di terzo, di certo non può rimanere da solo all’interno della rosa. La lunga trattativa intrapresa con il Bayern Monaco per Yann Sommer non si è ancora del tutto sbloccata, e anche l’arrivo di Anatolij Trubin sembra allontanarsi: urge immediatamente un’accelerata sul mercato per non rimanere con un solo estremo difensore al via della stagione.

Passiamo all’altra sponda di Milano: dopo le forti polemiche per il “licenziamento” di Paolo Maldini dal ruolo di direttore sportivo, e la cessione di Sandro Tonali al Newcastle, la situazione in casa rossonera è decisamente più tranquilla. I tanti acquisti messi a segno dalla proprietà di Gerry Cardinale hanno aumentato l’entusiasmo intorno al Milan, la cui tournee americana non ha dato comunque degli spunti chiari sul prossimo futuro: nel Soccer Champions Tour, il Diavolo ha perso di misura contro le due grandi del calcio spagnolo, Real Madrid e Barcellona, ed è arrivata anche la sconfitta ai calci di rigore contro la Juventus.

Come si è visto, la squadra non è del tutto collaudata: è più che normale avere difficoltà quando arrivano tanti giocatori nuovi, specialmente in attacco. Ovviamente la coppia Theo-Leao, sulla fascia sinistra, non ha bisogno di presentazioni: i due ormai si conoscono quasi a memoria, e le loro galoppate sull’out mancino possono mettere in difficoltà anche le difese dei top club europei, mentre sulla destra si fa molta più fatica. Tutto quindi è nelle mani di Stefano Pioli che, a diciannove giorni dal debutto stagionale a Bologna, dovrà per forza di cose capire come schierare e integrare gli acquisti del mercato. Inoltre, il Milan ha fortemente bisogno di una punta: Olivier Giroud, classe 1986, non può sostenere una stagione intera senza un sostituto, come è accaduto in parte l’anno passato, e il rischio di dover giocare senza un vero centravanti non è una banalità.

Foto: Lapresse

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