Dopo 7602 giorni riappare il cognome Thuram sui tabellini di un match della Serie A. Dalle rete del padre, Lilian, in un Juventus-Milan della stagione 2002-2003, a quello del figlio, Marcus, in Inter-Fiorentina disputato ieri. Una domenica da incorniciare per l’attaccante francese che, oltre a vincere il match 4-0 con la sua squadra, ha timbrato il cartellino per la prima volta nella sua nuova avventura.
Il centravanti nativo di Parma (proprio quando suo padre Lilian militava tra le fila del club ducale) dopo aver messo a segno 34 reti in 111 presenze con la maglia del Borussia Mönchengladbach ha la chiara intenzione di vivere la grande occasione della propria vita con la maglia nerazzurra. Giocare, a 26 anni, in un club di questo livello, fa cambiare ogni scenario.
La chance è ghiotta, le pressioni non mancheranno, per una sfida tutta da vivere. Come Marcus Thuram ben sa, in primo luogo, dovrà trovare i giusti automatismi con Lautaro Martinez. Il capitano nerazzurro ha già messo a segno 5 reti nelle prime tre uscite, ribadendo a tutti di essere pronto per un campionato da assoluto protagonista, sia per numero di reti, sia per la voglia di centrare lo scudetto.
In attacco, quindi, la maglia da titolare numero 1 è già assegnata all’argentino. Al suo fianco la titolarità sarà tutta da guadagnare. Un anno fa sgomitavano Edin Dzeko e Romelu Lukaku. Quest’anno Marcus Thuram sarà insidiato da Alexis Sanchez e Marko Arnautovic. Il reparto, come si può leggere dai nomi, sembra leggermente calato a livello di potenziale offensivo, per cui il francese sarà chiamato a non far rimpiangere chi non c’è più. Iniziare a segnare la sua prima rete alla terza giornata è un buon viatico. Ora starà a lui confermarsi. Perchè no, già alla prossima uscita, ovvero l’attesissimo derby con il Milan, la squadra che pensava di averlo acquistato, prima della grande “beffa”.
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