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Chi può tirare i rigori al posto di Jorginho: i candidati

Giacomo Raspadori

Nella larga vittoria dell’Italia sulla Macedonia del Nord, l’unico neo della serata, oltre al passaggio a vuoto nel secondo tempo che ha portato alle due reti dei balcanici, è stato l’errore dal dischetto di Jorginho. Una scena già vista, purtroppo, negli ultimi anni. Infatti il regista della nazionale di Luciano Spalletti è in striscia aperta di penalty non trasformati con la maglia azzurra, che con quello sbagliato venerdì all’Olimpico è salita a quota 4.

Se il primo di questi quattro è passato – giustamente – in sordina, considerando che è arrivato nel trionfo dell’Italia di Roberto Mancini nella finale dell’ultimo Europeo contro l’Inghilterra, i due successivi sono rimasti nelle memorie degli italiani, visto che i due rigori non realizzati nel doppio confronto con la Svizzera – uno per gara – hanno di fatto precluso la possibilità agli azzurri di strappare il pass per il Mondiale in Qatar tramite il solo girone di qualificazione.

Venerdì abbiamo assistito all’ormai solita antifona: rincorsa, saltello e una conclusione fiacca, debole e piuttosto centrale, impossibile da non parare per Dimitrievski. Spalletti ha ribadito che il tiratore scelto sarà sempre il mediano dell’Arsenal, ma non possono essere escluse alternative. Una di queste è Giacomo Raspadori: il centravanti del Napoli, oltre ad essere in una spiccata forma, possiede doti balistiche non indifferenti, sebbene di penalty calciati tra “i grandi” se ne conti solamente uno, sbagliato tra l’altro, contro il Sassuolo nella seconda giornata della Serie A in corso.

Se Raspadori non dovesse essere schierato dal 1′, ecco che può subentrare Gianluca Scamacca: l’attaccante in forza all’Atalanta è tre su tre in carriera dal dischetto, anche se l’ultimo rigore calciato risale alla stagione 2021/2022, quando la punta romana vestiva la maglia del Sassuolo. E se ci riferiamo alla squadra neroverde, la mente non può non ricollegarsi alla figura di Domenico Berardi: il classe 1994 si tratta di uno specialista, come recitano le sue performance dagli undici metri (50/58, 86% di rendimento). L’unico dettaglio è che, almeno all’apparenza, sarà difficile vedere il calabrese dal 1‘ contro l’Ucraina.

Foto: Lapresse

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