Si chiude con un pareggio per 1-1 il match tra Empoli e Lecce, penultima partita della quindicesima giornata di Serie A. Un punto a testa per toscani e giallorossi, con quest’ultimi che passano in vantaggio con il gol da lontano di Lameck Banda aiutato parecchio da una topica di Berisha; i padroni di casa trovano però il pari grazie all’autorete di Rafia, sfortunato a buttare in rete un cross di Cambiaghi. Empoli temporaneamente fuori dalla zona rossa a 12 punti, Lecce che rimane tredicesimo a 17.
EMPOLI
Etrit Berisha 5. Il Lecce non arriva spesso dalle sue parti nel primo tempo, solo un intervento su Banda. Ha sulle spalle l’erroraccio sul gol di Banda facendosi passare il pallone sotto le gambe. Dietro ha Caprile che vuole tornare titolare, dovrà stare parecchio attento.
Bartosz Bereszynski 6,5. Il Lecce va spesso dalla sua parte per sfruttare la velocità di Banda ma il polacco tiene bene. A farlo arrendere è un infortunio muscolare. (Al 46′ Tyronne Ebuehi 6. Costringe Banda ad accentrarsi più spesso visto che è capace di tenerlo atleticamente. Rende più pericolosa l’out sinistro permettendo a Cambiaghi di furoreggiare.
Ardian Ismajili 6. Poco visible, e quando un centrale non si fa notare è di solito una buona notizia. Buona accoppiata con Luperto).
Sebastiano Luperto 6,5. Lavora benissimo su Piccoli, uno dei più in forma nelle ultime settimane; prestazione senza alcuna sbavatura la sua.
Simone Bastoni 6. Poca spinta da parte sua, anche se avrebbe potuto fare qualcosina di più: ‘rispetta’ troppo Sansone.
Viktor Kovalenko 5,5. Meno visibile rispetto alle ultime settimane, non trova mai la conclusione verso la porta di Falcone. (All’80’ Jacopo Fazzini SV)
Alberto Grassi 6. Reinventato come regista da Andreazzoli, ricopre il ruolo un po’ alla Jorginho, come uomo da passaggio prima dell’assist. Sbatte contro il muro Falcone nel secondo tempo.
Youssef Maleh 5,5. L’ex di turno oggi non incide. Cerca di farsi vedere in mezzo al campo ma senza riuscire a creare qualcosa tra le linee. (Dal 63′ Razvan Marin 6,5. Il suo ingresso cambia le trame toscane, grazie al suo piedino delicato. Sempre pericoloso da battezzare.)
Nicolò Cambiaghi 7. Ancora alla ricerca del primo gol stagionale, a metà del primo tempo si fa ipnotizzare da Falcone dopo una gran sgroppata. Fa sudare sette camicie a ogni suo dirimpettaio, causa il gol dell’1-1 complice il tocco di Rafia.
Matteo Cancellieri 5,5. Molto mobile sulla sinistra provando spesso ad accentrarsi perché Gendrey non gli lascia spazio. Solo uno squillo nei primi 15 minuti, progressivamente si spegne. (All’80’ Emmanuel Gyasi SV)
Francesco Caputo 6. Non vede molti palloni ma rimane comunque il faro della retroguardia, creando sempre spazi con i suoi movimenti. Alza bandiera bianca per infortunio. (Al 42′ Stiven Shpendi 5. Viene preso in mezzo da Baschirotto e Pongracic e vede ancor meno palloni di Caputo. A fine primo tempo avrebbe una palla buona, ma lo stop è impreciso. Deve ancora crescere).
All. Aurelio Andreazzoli 6 Solita filosofia dell’Empoli, una squadra che prova comunque a giocarsela, con le grandi come con le piccole. Un pareggio meritato, e nell’ultima mezz’ora meriterebbe anche di più.
LECCE
Wladimiro Falcone 7. Se il Lecce è fuori dalla zona retrocessione lo deve al suo portierone. Almeno tre grandi parate nei primi 55 minuti; solo un gollonzo poteva batterlo stasera.
Valentin Gendrey 6. Meno compiti offensivi rispetto a Dorgu, ma tiene bene su Cancellieri che si danna l’anima per impensierirlo.
Federico Baschirotto 6. Con Pongracic di fianco è il braccio armato della difesa; prova senza sbavature la sua, componendo una gran bella coppia con il croato.
Marin Pongracic 7. Sempre più leader della retroguardia giallorossa, puntuale in chiusura e di testa, sfiorando anche il gol nel primo tempo. Caputo e Shpendi lo soffrono maledettamente.
Patrick Dorgu 6. Se difensivamente traballa un po’, quando sgroppa in avanti succede spesso qualcosa. L’occasione più grande del primo tempo giallorosso arriva dai suoi piedi, la sufficienza è la media della resa nelle due metà campo. Rimane in panchina nel secondo tempo. (Al 46′ Antonino Gallo 5,5. Il copione è simile, perché dalle sue parti c’è Cambiaghi. Solo che lui in attacco spinge di meno: niente sufficienza).
Joan Gonzalez 5,5. Centrocampista di lotta e governo, ma quando gli capita il pallone tra i piedi è sempre un rischio. Soffre molto, complice il giallo in avvio di partita. (Al 70′ Alexis Blin SV)
Ylber Ramadani 5,5. Partita complicata per lui, che gestisce i ritmi come solito anche se su di lui si alternano un po’ tutti i centrocampisti toscani. (All’85’ Mohamed Kaba SV)
Remi Oudin 5,5. Dovrebbe essere la mezzala di inserimento dei giallorossi, ma quando si trova dalle parti della porta toscana sembra un pesce fuor d’acqua. (Al 58′ Hamza Rafia 5,5. Entra per dare più pericolosità in mezzo al campo, e invece è protagonista di una sfortunatissima autorete deviando in rete il cross di Cambiaghi)
Nicola Sansone 5. Il Lecce non gioca mai sulle sue parti, e lui senza palla non riesce mai a rendersi utile. Preferito a Strefezza, non dimostra le motivazioni.
Roberto Piccoli 5,5. Sta bene, benissimo, e D’Aversa gli dà fiducia concedendogli la prima stagionale da titolare. Non gli arrivano troppi rifornimenti anche per la gran cura di Luperto su di lui. (Al 58′ Nikola Krstovic 5. Se doveva dimostrare qualcosa a D’Aversa, ha fallito. Mezz’ora di nulla, annullato da Ismajili e Luperto).
Lameck Banda 6,5. In una parola, confusionario. Volenteroso, corre tanto, ma si fa trovare troppo spesso in fuorigioco. Poi la sua partita volge immediatamente oltre la sufficienza per l’erroraccio di Berisha che gli regala il secondo gol stagionale.
All. Roberto D’Aversa 6. Coraggioso oggi, scegliendo di mettere in panchina due dei giocatori più rappresentativi come Krstovic e Strefezza. Trova il gol del vantaggio, soffre molto alla mezz’ora finale.
Foto: LaPresse
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