Nella serata di oggi si chiude il programma relativo alla fase a gironi della Conference League 2023-2024. Nella sesta e ultima giornata nel gruppo F, la Fiorentina di Vincenzo Italiano è scesa in campo a Budapest (Ungheria) per sfidare i padroni di casa del Ferencvaros. I toscani avevano già in mano il passaggio del turno, ma andavano alla caccia della prima posizione nel girone, raggiungibile con un risultato positivo in terra magiara. La Fiorentina è riuscita a strappare il pareggio che le serviva. Il match della Groupama Arena è finito 1-1: le due reti sono state siglate nella ripresa, con il centro di Zachariassen che è stato controbilanciata dal tap-in vincente di Ranieri. Con questo punto, la Viola vola agli ottavi di finale, mentre gli ungheresi vanno ai playoff.
PAGELLE FERENCVAROS-FIORENTINA 1-1
FERENCVAROS
Dibusz 6,5; Makreckis 5,5, Aaneba 6, Cissé 6,5 (dal 65′ Botka 6), Civic 6,5; Abu Fani 6,5, Zachariassen 7, Esiti 6 (dal 79′ Ben Romdhane s.v.); Katona 6,5 (dal 79′ Besic s.v.), Varga 5,5 (dal 58′ Lisztes 5,5), Marquinhos 6,5. All. Stankovic 6.
FIORENTINA
Oliver Christensen: 7. Si fa trovare prontissimo nelle prime due occasioni capitate al Ferencvaros, compiendo una doppia parata su Katona e Civic davvero spettacolare per tenere in piedi la sua squadra. Non può nulla sulla rete di Zachariassen.
Michael Kayode: 6. Rimane più coperto rispetto a Parisi, preferendo presidiare la sua zona di competenza per tenere coperta la fascia di destra. Nelle poche volte in cui si sgancia, non viene servito quasi mai, perciò non ha la possibilità per poter mettersi in luce.
Nikola Milenkovic: 6. Non dà all’occhio come il suo compagno di reparto, preferendo più la sostanza rispetto all’estetica dei suoi interventi. Sbaglia il rinvio del cross di Abu Fani nell’azione del gol di Zachariassen, svirgolando e consegnando il pallone all’autore della rete, si riscatta rendendosi protagonista nell’azione della rete di Ranieri colpendo di testa il corner calciato da Lopez.
Luca Ranieri: 7. Ennesima partita attenta e ordinata per il centrale cresciuto nel vivaio viola. In copertura è impeccabile, non dando mai segno di soffrire la presenza di Varga al centro dell’attacco. Non si stacca mai dal suo territorio, in questo modo riesce a tenere sotto controllo l’andamento del match. Trova un gol fondamentale sugli sviluppi di un corner.
Fabiano Parisi: 6. Soffre pochissimo Katona dalla sua parte, non sbagliando praticamente nulla sia in copertura che in uscita. Da un terzino con le sue caratteristiche, però, ci aspetta maggior incisività in zona offensiva, cosa che non si è vista oggi.
Maxime Lopez: 5,5. Più cattivo e nel vivo del match rispetto alle ultime uscite. Fa filtro in mezzo al campo, lottando su ogni pallone possibile per recuperarne il possesso. Ogni tanto si fa anticipare, ma nel complesso la sua prova è positiva. La sua foga incide in negativo nel vantaggio del Ferencvaros, visto che da un suo contrasto nasce l’azione della rete di Zachariassen.
Rolando Mandragora: 6. Rispetto all’ex Sassuolo ha caratteristiche differenti, più da mezz’ala che da interditore. Non trova molto spazio nelle fitte trame difensive dei magiari, ma non dà modo agli avversari di poter ripartire posizionandosi bene in mezzo al campo. Dal 63′ M’Bala Nzola: 5,5. Non entra con un atteggiamento negativo, trovando un buon dialogo con Beltran. Il suo cruccio rimane la porta: spreca malamente un’occasione molto importante con il destro in piena area di rigore, non riuscendo a piazzare il colpo del ko.
Nico Gonzalez: s.v. Si era capito che non era la sua giornata dalla quantità innumerevole di interventi fallosi che ha subito. Esce in barella e tra le lacrime per un problema al flessore destro. Dal 20′ Jonathan Ikoné: 5.5. Siamo alle solite. Potenzialmente ha tutto per poter spaccare, tecnica, velocità, dribbling, ma alla fine l’ex Bordeaux conclude poco o nulla. Pecca di lucidità, commettendo errori abbastanza evitabili che annullano alcune possibili azioni pericolose.
Antonin Barak: 5,5. In assenza di Bonaventura, è il ceco a prendere posto al centro della trequarti. Rispetto all’ex Milan è un passo indietro su tutti i fondamentali: mobilità, qualità e precisione di passaggio, inserimenti offensivi. Appare sempre confuso con il pallone tra i piedi, perciò non detta mai i tempi di gioco della sua squadra.
Josip Brekalo: 5,5. Non una bella serata per lui. Commette molte imprecisioni tecniche, sia nell’ultimo quarto di campo che nella mediana. Non riesce a fornire qualità all’attacco viola, il quale sente la mancanza della miglior versione del croato. Dal 63′ Christian Kouamé: 6. Non tocca moltissimi palloni, ma quando lo fa è sempre attento nella gestione della sfera, trovando di tanto in tanto qualche imbucata interessante per un compagno.
Lucas Beltran: 6. Ha la marcatura pressante di Cissè e Aaneba, i quali non gli concedono un attimo di respiro. Il mismatch fisico è ad appannaggio della coppia difensiva magiara, perciò l’ex River Plate fa fatica ad emergerne fuori. Quando ha il pallone tra i piedi, però, riesce a illuminare il gioco con aperture perfette per i suoi compagni.
All. Italiano: 6. Ottiene quello che deve ottenere. Nonostante molte assenze, specialmente nel reparto offensivo, ancor più segnato dall’infortunio di Nico Gonzalez, la Viola strappa il punticino che la porta direttamente agli ottavi di finale della competizione, primo obiettivo raggiunto della stagione dei toscani.
Foto: Lapresse
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook