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Arrigo Sacchi analizza il Milan: “Pioli, squadra che vince si può cambiare! Su Theo Hernandez e De Ketelaere…”

Dopo due anni e mezzo vissuti letteralmente con il vento in poppa e sulla cresta dell’onda, il Milan sta attraversando un primo scorcio di 2023 ampiamente al di sotto delle attese. I pareggi con Roma (da 2-0 a 2-2 nei minuti di recupero) e Lecce (questa volta da 0-2 a 2-2) non avevano certo messo in mostra un “Diavolo” entusiasmante, ma il pesante ko di Riyad contro l’Inter nel derby di Supercoppa (0-3), quello sì che rischia di avere lasciato scorie pericolose all’interno della squadra rossonera.

Per provare a spiegare un po’ la situazione in quel di Milanello e, perchè no, dare qualche suggerimento a mister Stefano Pioli, la Gazzetta dello Sport ha interpellato uno che ha scritto pagine epiche della storia rossonera, ovvero Arrigo Sacchi. L’ex tecnico romagnolo ha iniziato la sua analisi partendo proprio dall’attuale timoniere della squadra meneghina: “Deve ritrovare fiducia nelle proprie idee, senza lasciarsi andare ai tatticismi. Prendete il 2-2 con la Roma: a un certo punto ho avuto l’impressione che si sia fatto prendere dalla paura. Ha inserito Gabbia, e poi altri giocatori difensivi, e si è portato gli avversari in area. Se vuoi che la squadra ti segua, devi essere molto convincente. Pioli lo ha toccato con mano, torni a pensare a come avere il dominio del gioco: lo scudetto lo ha vinto così”.

Dalla panchina ad alcuni singoli che, in questo momento, non stanno rendendo al loro massimo, come Theo Hernandez. “Io dico sempre: devi usare la persuasione, e se non riesci la percussione. A volte lasciare fuori chi non rende come dovrebbe può far bene anche al diretto interessato. Chi è intelligente capisce, e Pioli sa con chi può funzionare una scossa… Ricordiamoci che il calcio è nato come uno sport di squadra offensivo: pensare che basti difendersi e che il singolo risolva tutto è un errore”.

Meglio dare continuità alla squadra oppure provare a modificare qualcosa? “Squadra che vince si cambia, eccome: è quando una cosa funziona che va corretta. I ragazzi che avevano sbalordito oggi sono caduti nella normalità. Qualche infortunio di troppo, qualche risultato negativo maturato in maniera inaspettata e poi la mancanza di esperienza in un gruppo in cui quasi nessuno aveva mai vinto prima dell’anno scorso… E la squadra ha iniziato a sottovalutarsi, a perdere certezze. Oggi in campo il Milan non è più un collettivo: squadra lunga, movimenti senza armonia”.

Ultima battuta su uno dei “casi” più spinosi del Milan edizione 2022-2023, ovvero Charles De Ketelaere. Il giovane fantasista belga classe 2001 non sembra avere impattato nel migliore dei modi nè nel campionato italiano, nè nell’universo rossonero. Il pensiero di Arrigo Sacchi è chiaro: “Una terapia d’urto con De Ketelaere può funzionare? Il momento è difficile, io punterei su quei giocatori che sono in grado di gestire il peso particolare di questa fase”.

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