PAGELLE MILAN-CAGLIARI 4-1
MILAN
Mirante: 6,5. Il portiere rossonero ha il grande merito di tenere in partita i suoi con un grande salvataggio avvenuto nel corso del primo tempo. Blinda il risultato, poi fa principalmente lo spettatore perché il Cagliari è raramente pericoloso.
Calabria: 6,5. Il capitano del Milan è prezioso. Assieme all’altro leader di reparto, Theo Hernandez, manovra tutta la difesa e non lasciare passare avversari dalla propria fascia. Vigile, si dedica maggiormente alla fase difensiva. Dal 61′ Florenzi: 6. Entra e si dedica maggiormente alla fase difensiva.
Simic: 6,5. Gara attentissima per lui. Il giovanissimo calciatore serbo classe 2005 non è mai in ritardo. Riesce a contrastare gli avversari e regge il campo contro due giocatori come Petagna e Luvumbo. Sopporta la fisicità del primo e la velocità del secondo senza mai realmente andare in affanno.
Theo Hernandez: 7,5. Uno dei più esperti in campo tra le file dei propri compagni, guida la difesa nel corso del primo tempo. Si spinge in avanti, taglia il campo e chiude gli avversari. Serve un pallone delizioso a Jovic che lo addomestica e segna l’1-0. Mostruoso in occasione della seconda rete: parte sulla fascia, taglia il campo ed è imprendibile. Con un tocco magico serve ancora una volta Jovic. Invalicabile e incontenibile.
Jimenez: 7. Il classe 2005 fa un figurone nei primi 45 minuti. In difesa è attentissimo e riesce a tenere bene il campo. Non disdegna le cavalcate lungo la corsia e prova a servire i compagni con tracce interne. Va in profondità molto spesso e in occasione del terzo gol ci mette lo zampino portandosi in avanti e imbucando il pallone con l’esterno destro. Dall’80’ Bartesaghi: s.v.
Adli: 6,5. Il centrocampista del Milan gioca un’ottima partita. Deve impostare il gioco e recuperare palloni. Lo fa, contrasta anche gli avversari e soprattutto serve tracce interne. Nel primo tempo serve una splendida palla a Jovic in grado di tagliare a metà la difesa del Cagliari: l’attaccante del Milan non ne approfitta però.
Reijnders: 6,5. Tanto lavoro sporco per l’olandese che deve fare gli straordinari. Corre su tutti fronti, sia in attacco che lungo la linea centrale del campo. Prova a creare la superiorità numerica e ci riesce. Infaticabile, corre a perdifiato per aiutare i compagni e l’intera squadra. Dall’80’ Zeroli: s.v.
Chukwueze: 5,5. Il nigeriano è, con molta probabilità, uno dei più opachi in campo tra i suoi. Vero è che corre tanto, ma molto spesso lo fa a vuoto non riuscendo a diventare determinante. Impreciso quando entra in possesso della sfera, non da quel qualcosa in più alla squadra e soprattutto quando entra in possesso perde spesso e volentieri il pallone. Fumoso.
Romero: 6. L’argentino ex Lazio riesce a portare a casa una sufficienza piena. Assieme a tutto il centrocampo del Milan, oltre che al fronte di attacco, riesce a manovrare il pallone e sa gestire il pallone. Si accende a sprazzi e prova in tutti i modi a correre per mettere in difficoltà gli avversari. Dal 71′ Pulisic: 6. Si adatta bene al ritmo partita e si propone spesso. Serve l’assist per il quarto gol siglato da Leao.
Chaka Traoré: 6,5. Uno dei tanti giovani del Milan in campo questa sera, classe 2004. Anche lui fresco dal punto di vista fisico e mentale, interpreta bene la partita e gioca bene nel corso del primo tempo. Nella ripresa riesce a trovare anche il gol personale: difende egregiamente il pallone in area si gira e buca non un impeccabile Radunovic. Dal 70′ Leao: 6,5. Tocca il primo pallone e va subito alla conclusione per giunta insidiosa. Fresco, corre e soprattutto tiene alti i suoi. Dopo diverse conclusioni, su suggerimento di Pulisic, segna anche il poker per il Milan.
Jovic: 7. L’ex giocatore di Eintracht e Real gioca bene sin dai primi minuti. Svaria e non lascia punti di riferimento agli avversari. Prova continuamente l’inserimento e in un’occasione in particolare sblocca il match. Dopo il cioccolatino di Theo Hernandez controlla la sfera e batte Radunovic per l’1-0. Qualche minuto più tardi, decentrato e in equilibrio precario, segna anche il secondo gol e la doppietta personale.
All. Pioli: 7. L’allenatore del Milan schiera bene i suoi uomini. Inizialmente il suo undici deve prendere le misure a un Cagliari ostico. Poi, man mano, i suoi salgono in cattedra e non lasciano scampo a un Cagliari inerme. La sua formazione dopo il primo gol dilaga, sia dal punto di vista del gioco, sia dal punto di vista del risultato.
CAGLIARI
Radunovic: 4,5. Il portiere del Cagliari per quasi mezz’ora non subisce particolarmente gli attacchi del Milan. Sul primo gol di Jovic non può molto, in occasione della seconda rete si lascia superare troppo facilmente dal pallone. Diventa complice anche quando Chaka Traorè riesce a siglare la terza rete.
Obert: 5,5. La sua gara non è da dimenticare del tutto. Nel primo tempo, per circa mezz’ora, mantiene bene la posizione e anche il campo. Gli avversari devono fare i conti con lui che non è un giocatore semplice da superare. Poi però Theo Hernandez cresce d’intensità può fare poco o nulla per contenerlo.
Hatzidiakos: 5. Nel primo tempo è attentissimo. Attorno al ventesimo compie un grandissimo salvataggio grazie a una grandissima scelta di tempo. In scivolata chiude Jovic pronto ad andare a tu per tu con Radunovic. Poi però si lascia scavalcare dal pallone di Theo Hernandez e non interviene su Jovic che fa gol.
Wieteska: 5. Assieme a tutta la linea difensiva deve fare gli straordinari ma la gara, anche per lui, è troppo complessa. Jovic non da punti di riferimento così come i centrocampisti offensivi del Milan che lo mettono in difficoltà. Appare spesso in affanno e non è brillante negli interventi.
Di Pardo: 5,5. Compito tutt’altro che semplice per lui. Deve vedersela con il giovanissimo spagnolo Jimenez. Il terzino del Milan è un classe 2005 ma gioca da veterano e lo impegna non poco. Si vede solo dietro. Non trova quasi mai il fondo. Dal 74′ Zappa: s.v.
Jankto: 4,5. Il centrocampista del Cagliari è decisamente in una serata no. Disattento, entra pochissime volte in possesso del pallone ingabbiato bene dal centrocampo del Milan, e riesce raramente a gestire la sfera. Impreciso e poco propositivo, non brilla e ne risente tutta la squadra. Dal 63′ Azzi: 6,5. Fa decisamente meglio rispetto al compagno sostituito, corre e prova a gettarsi in avanti. Con una conclusione deviata riesce anche a segnare il gol della bandiera.
Deiola: 5. Anche lui assieme a tutta la linea centrale del campo costituita dai giocatori del Cagliari, va i sofferenza quando il Milan si getta in avanti. Le sortite offensive rossonere sembrano sempre velenose proprio perché i giocatori rossoblù, sulle fasce e al centro del terreno di gioco, non reggono.
Makoumbou: 5. Prestazione incolore per lui. Parte discretamente facendo legna a centrocampo, sua caratteristica principale. Poi però si spegne man mano e lascia troppo campo e spazio ai giocatori del Milan. In occasione del secondo gol di Jovic rinuncia a rincorrere un treno chiamato Theo Hernandez.
Mancosu: 5,5. Gioca dietro le due punte e prova a dare brio a tutto il fronte di attacco. Non ci riesce particolarmente. Prova a combattere e a inserirsi tra le linee ma molto spesso i giocatori del Milan gli sbarrano la strada. Dal 74′ Sulemana: s.v.
Luvumbo: 5,5. L’angolano prova in tutti i modi a correre e a proporsi. Il calciatore più tecnico e soprattutto veloce in attacco, prova a spingere seppur a sprazzi ma non riesce mai ad essere realmente velenoso.
Petagna: 6. L’attaccante del Cagliari ha un compito difficilissimo, quello di fare a sportellare con la difesa del Milan. Sbraccia e in tutti i modi prova a creare spazi per i compagni. Tiene botta e gioca una buona partita. Dal 65′ Gaston Pereiro: 5,5. Si sente decisamente poco e non controlla troppi palloni.
Foto: LaPresse
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