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Chi sono le favorite per la Coppa d’Asia? Giappone sopra tutti, attenzione a Iran e Corea del Sud

Ancora una settimana d’attesa prima di poter assistere all’inizio della 18ma edizione della Coppa d’Asia che si terrà in Qatar. Dopo aver ospitato uno degli eventi più importanti nel panorama sportivo nella fine del 2022, cioè i Mondiali di calcio, il paese mediorientale si è accaparrato la possibilità di organizzare anche il torneo più sentito del continente asiatico. Proprio per questo, la nuova edizione della Coppa d’Asia si terrà d’inverno, come accaduto per la più recente edizione della manifestazione iridata visto che in estate, nel deserto arabo, sarebbe impossibile giocare per via del caldo torrido.

Torneo che, per struttura, è identico al format utilizzato per gli Europei: 24 squadre partecipanti, divise in sei gironi da 4 compagini ciascuno. Passeranno agli ottavi di finale le prime due nazioni di ogni gruppo, più le quattro migliori terze classificate, per delineare un tabellone a eliminazione diretta che decreterà alla sua conclusione chi succederà al Qatar nell’albo d’oro della competizione. Andiamo a scoprire quali sono le formazioni più accreditate a sollevare il trofeo nella finale programmata a Lusail il 10 febbraio.

FAVORITE COPPA D’ASIA 2024

GIAPPONE – E’ la squadra più conosciuta a livello internazionale, considerando i risultati ottenuti nel più recente passato. Non a caso nel ranking FIFA occupano la 17ma posizione, un gradino sotto alla Germania, squadra che i nipponici hanno sconfitto due volte negli ultimi due anni. Il paese del Sol Levante ha il centrocampo più forte della competizione: una trequarti formata da Kaoru Mitoma (Brighton) e Takefusa Kubo (Real Sociedad) potrà essere letale considerato il livello non altissimo del torneo, senza dimenticare altri elementi d’esperienza come Takehiro Tomiyasu (Arsenal) e Wataru Endo (Liverpool).

COREA DEL SUD – Non è la squadra più forte nel suo complesso, ma può vantare i due giocatori più conosciuti e di spessore nell’intera competizione, Kim Min-Jae (Bayern Monaco) e Heung-Min Son (Tottenham). Il primo sta vivendo una stagione di alti e bassi in Baviera, ma con la maglia della sua nazionale potrà tornare a esprimersi sui livelli che lo hanno visto protagonista a Napoli, il secondo è sulla cresta dell’onda in Premier League da più di un lustro con gli Spurs, e in questa competizione potrà tentare di trascinare da capitano le Tigri Asiatiche verso il successo.

IRAN – La situazione politicamente delicatissima nel loro paese potrebbe condizionarli nel loro percorso in Qatar. Fatto sta che i mediorientali saranno una delle formazioni da battere: sebbene dietro passano traballare un po’, visto che non dispongono di una difesa solidissima, i persiani conteranno sul reparto offensivo più completo della manifestazione. Alireza Jahanbakhsh (Feyenoord), Mehdi Taremi (Porto) e il romanista Sardar Azmoun formeranno un tridente ben assortito e decisamente pericoloso per le squadre che andranno ad affrontare.

Foto: Lapresse

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