Ha preso il via la nuova edizione della Coppa d’Asia. Dopo cinque anni si va in Qatar per togliere lo scettro dalle mani proprio dei padroni di casa, che si aggiudicarono il trofeo nel 2019 con il successo per 3-1 contro il Giappone. Tra chi vorrà provare a rendersi protagonista c’è l’Arabia Saudita di Roberto Mancini, che dopo un inizio un po’ difficile ha trovato la quadra con i propri giocatori.
Arrivato in estate a guidare i ‘figli del deserto’, il commissario tecnico che guidò l’Italia al successo agli Europei giocati nel 2021 nel Vecchio Continente, è stato convinto da un gran bel contratto messo sotto il naso dalla federazione saudita: 100 milioni di euro, 25 all’anno fino al 2027 per portare gli arabi a toccare vette mai sfiorate in passato, in ambito continentale e mondiale.
La sua squadra è piazzata nel gruppo F, ed il debutto avverrà il prossimo 16 gennaio alle 18.30 contro l’Oman. Si scenderà poi in campo cinque giorni dopo, il 21 gennaio, contro il Kirghizistan, mentre il 25 gennaio alle 16 l’ultimo match del raggruppamento contro la Thailandia. I bookmakers non piazzano l’Arabia Saudita tra le favoritissime: quota che arriva fino ad 8, alle spalle di Giappone, Corea del Sud, Australia ed Iran.
A fare forza all’Arabia Saudita e a Mancini ci sarà anche un tifoso speciale, Sven Goran Eriksson. Lo svedese, in passato suo tecnico alla Sampdoria e alla Lazio, ha annunciato di avere un grave tumore, e negli scorsi giorni ha parlato proprio con il suo vecchio pupillo, che ha affermato: “Non so dove riesca a trovare questa forza, sta lottando come un leone anche se mi ha confermato che la sua vita ha un limite segnato. Parla di un anno, forse meno, ma io spero e ci credo. Alla fine è stato lui a confortare me“.
Foto: LaPresse
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