Fiorentina-Udinese, gara delle ore 18 della domenica pomeriggio della 20esima giornata della Serie A. Gli uomini di Italiano contro quelli di Cioffi. All’Artemio Franchi i toscani contro i friulani. Ecco le pagelle del match.
PAGELLE FIORENTINA-UDINESE 2-2
FIORENTINA
Terracciano 6,5 – Sui gol subiti non può nulla, anzi: quando può compiere un intervento c’è sempre.
Kayode 5,5 – Nel primo tempo paga dazio sul suo binario venendo sostituito dopo 45 minuti (46′ Faraoni 6,5 – Che arrivo dal mercato per i viola: prima partita e primo assist)
Martinez Quarta 5,5 – Il fatto che l’Udinese sia una squadra molto fisica lo limita nella volontà di usare il suo strapotere fisico per risolvere tante situazioni.
Ranieri 5 – Lovric lo ubriaca in occasione della prima rete subita dai toscani. Da quel momento in poi non riesce a invertire la rotta (88′ Milenkovic sv).
Biraghi 5,5 – Un po’ come tutto il reparto arretrato, anche il capitano dei fiorentini oggi non vive una delle sue giornate migliori.
Duncan 6 – Esce dopo un tempo per lasciare spazio ad Arthur. Lui il suo l’ha fatto, ma per Italiano serviva altro trovandosi sotto di un gol (46′ Arthur 6 – Ci mette sicuramente testa e fosforo in mezzo al campo. Il resto del centrocampo non sempre risponde in maniera efficiente)
Mandragora 5,5 – Quello che vive Martinez Quarta in difesa, lui lo vive a centrocampo andando un po’ in difficoltà, perché la fisicità e la gamba dei centrocampisti friulani lo porta a non essere pienamente in controllo.
Ikoné 5 – Passa interi quarti d’ora nascosto, poi si accende senza riuscire a finalizzare. Il solito: tutto fumo e niente arrosto (88′ Barak sv).
Bonaventura 6 – Il centrocampista italiano non smette mai di cercare iniziative. Non sempre riesce a realizzarle tutte, ma per poco nel finale non va vicino al gol (colpendo il palo) che indirizzerebbe la gara.
Brekalo (76′ Nzola 7 – Entra, collabora con Beltran per cercare di smuovere il blocco difensivo rivale e alla fine si presenta sul dischetto mostrandosi glaciale nel griffare il 2-2)
Beltran 7,5 – Ariete vero. Un gol da leone dell’area di rigore con quella torsione esagerata e poi il rigore procurato. Il migliore dei suoi.
All. Vincenzo Italiano 6 – Alla fine è un pareggio che va bene ai viola, che ora penseranno alla Supercoppa Italiana.
UDINESE
Okoye 6 – Raccoglie due volte il pallone in fondo al sacco. Per il resto fa il suo mostrandosi presente.
Ferreira 5 – Una prestazione discreta, rovinata però dal fallo di mano che costa il rigore del 2-2 ai suoi
Perez 5,5 – In occasione dell’1-1, Beltran trova una grande torsione ma lui se lo perde. Una mancanza che purtroppo pesa nel non arrivare alla sufficienza piena all’interno di una gara discretamente interpretata.
Kristensen 6 – Applicato. Riesce a leggere bene i momenti della partita, nella sua zona di competenza mettendoci attenzione e fisicità.
Ebosele 6 – La solita tanta gamba e i soliti tanti sprint su cui l’Udinese può contare in corsia (58′ Ehizibue 6 – Si piazza sull’out di destra dando continuità al lavoro del compagno).
Lovric 7,5 – Un gol e un assist. Oggi ha assunto le sembianze del miglior Gerrard: scatenato.
Walace 6,5 – Esperienza, fisicità e controllo del gioco: uno dei totem dell’Udinese non tradisce.
Samardzic 6,5 – Tecnicamente sta tornando sui suoi standard, ma soprattutto fisicamente e caratterialmente molto presente (58′ Thauvin 7 – Entra, segna e si fa vedere prendendosi tante iniziative con personalità: partitone!).
Kamara 6 – Parte bene, poi si spegne un po’ venendo anche ammonito. La sufficienza è la media fra la prima e la seconda parte di gara. (95′ Tikvic sv)
Pereyra 6,5 – Come sempre in queste partite ad alta intensità, la cilindrata del “Tucumano” si rivela preziosa.
Lucca6,5 – Firma l’assist del primo gol mostrando tutte le sue doti tecniche e fisiche. Forse sarebbe dovuto rimanere in campo di più (58′ Success 5,5 – Non riesce a liberarsi del peso di non trovare il gol andando a sciupare qualche palla di troppo).
All. Gabriele Cioffi 6 – Forse il tecnico dei friulani avrebbe voluto la vittoria, ma il pareggio per i suoi, su un campo come quello di Firenze, vuol dire comunque qualcosa di importante.
Foto: Lapresse
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