Era il 18 gennaio 2004. Tommaso Rocchi proprio al novantesimo minuto superava Toldo e regalava all’Empoli un pesantissimo 1-0 al Giuseppe Meazza in San Siro per avere la meglio dell’Inter. 19 anni fa, giorno più, giorno meno. I nerazzurri allenati da Alberto Zaccheroni capitolavano contro i toscani che in attacco proponevano anche un Totò Di Natale in rampa di lancio.
Sembra passata una vera e propria era geologica, ma ieri Tommaso Baldanzi ha fatto tornare indietro le lancette del tempo in un colpo solo. Come nel lontano 2004 l’Empoli esce da San Siro con un 1-0, regalandosi una notte di gioia che, tuttavia, racchiude in sé molto di più. Non si tratta certo di un risultato causale o di una serata perfetta. La squadra allenata da Paolo Zanetti sta scrivendo un’altra pagina importante della propria storia.
Al momento, infatti, i toscani si trovano al nono posto della classifica e girano la boa di metà stagione a gonfie vele, con le bellezza di 25 punti, a 3 sole lunghezze dalla zona Europa (l’Udinese, a quota 28, sarebbe in Conference League) e con un vantaggio amplissimo sulla parte più calda della graduatoria. Ben 13 punti di margine sull’Hellas Verona, non un traguardo di poco conto.
Forse stiamo dando un po’ troppo per scontato quello che sta facendo gli azzurri. Ancora una volta stanno mettendo in mostra una squadra che scende in campo e sa quel che fa, con un bel gioco e con giovani interessanti che si stanno mettendo in luce. Senza tornare al già citato Tommaso Baldanzi (classe 2003), stanno ritagliandosi uno spazio importante i vari Koni De Winter o Fabiano Parisi, senza dimenticare tasselli fondamentali come Filippo Bandinelli o Nedim Bajrami. L’architetto di questa orchestra è Paolo Zanetti, la dirigenza, come sempre capeggiata dal presidente Fabrizio Corsi sa fare le cose per bene. A Empoli si fa calcio con la “C” maiuscola. Oggi, come nel 2004, e probabilmente come avverrà ancora in futuro…
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