Il sabato odierno della Serie A 2023-2024 si è chiuso con l’anticipo serale tra l’Udinese di Gabriele Cioffi e il Milan di Stefano Pioli, incontro valevole per la 21ma giornata di campionato. I bianconeri sono reduci dal pareggio per 2-2 strappato contro la Fiorentina, mentre i rossoneri provengono dalla netta vittoria rifilata sulla Roma per 3-1. Una partita emozionante ha visto imporsi il Diavolo con il punteggio di 3-2: passa in vantaggio la squadra ospite con Loftus-Cheek al 31′, poi l’Udinese ribalta la situazione tra primo e secondo tempo con Samardzic e Thauvin ma, nel finale di gara, i rossoneri si riportano davanti nel punteggio con le reti di Jovic e Okafor nel giro di 10′, portandosi così a casa i tre punti. Con il successo odierno il Milan sale a quota 45 punti e si porta a -6 dall’Inter, mentre l’Udinese rimane in 16ma posizione.
PAGELLE UDINESE-MILAN 2-3
UDINESE
Maduka Okoye: 6,5. Non è un caso che Cioffi gli abbia dato fiducia nelle ultime uscite. Compie due buoni interventi nel primo tempo su Leao, mettendo in mostra dei buoni riflessi.
Joao Ferreira: 5,5. Viene schierato come braccetto di destra della difesa a tre, ma per caratteristiche si invola spesso verso la porta. Questa sua indole offensiva però sbilancia l’Udinese, infilata dagli avversari proprio nella sua zona in occasione del gol di Loftus-Cheek.
Neuhen Perez: 6. E’ lui ad occuparsi principalmente di Giroud. Il centrale ex Atletico Madrid non ha un compito semplice di fronte a sé, ma è bravo a non farsi condizionare nel duello con l’attaccante rossonero, dimostrando che l’interessamento del Napoli non è un caso.
Thomas Kristensen: 6. E’ molto attento a non concedere tanto campo a Pulisic, il quale si trova bloccato per via della presenza del danese. Non commette svarioni in area di rigore, si disimpegna con ordine con il pallone tra i piedi.
Festy Ebosele: 6,5. Le sue doti velocistiche sono sotto all’occhio di tutti, tant’è che una freccia come Theo Hernandez viene sorpreso un paio di volte dall’irlandese. Non riesce a incidere nell’ultimo quarto di campo. Dal 60′ Kingsley Ehizibue: 6. Non dispiace. Ha caratteristiche simili rispetto ad Ebosele, sebbene non abbia forse quello spunto in velocità che differenzia l’irlandese. Spesso si alza per costringere Theo ad abbassare il suo baricentro.
Sandi Lovric: 6,5. Dopo un inizio di stagione complicato, lo sloveno sembra aver trovato la quadra. La sua presenza in mezzo al campo si fa sentire, fornendo muscoli ed energie preziose alla propria squadra. Di tanto in tanto prova a calciare dalla distanza, senza successo.
Walace: 6. Svolge il suo solito lavoro di sostanza e quantità in mezzo al campo. La sua presenza in mezzo al campo è indispensabile per la sua squadra, la quale soffrirebbe la mancanza della fisicità del brasiliano considerata la propria filosofia di gioco.
Lazar Samardzic: 7. Quando si accende è infermabile. Segna la rete dell’1-1 con una conclusione potente e precisa con il mancino, dopo aver scartato un paio di avversari per un’azione che ricorda il gol siglato al Maradona in questa stagione. Dal 60′ Martin Payero: 6,5. Non fa rimpiangere il serbo, anzi. Rispetto al classe 2002 è meno tecnico, ma molto più prestante fisicamente, e a partita in corso con la propria foga agonistica spacca in due il match.
Hassane Kamara: 5,5. Fisicamente ha delle qualità non indifferenti, ma l’impressione è che il terzino ex Watford non si sia adattato al meglio al ritmo del match. Controlla Pulisic come può, aiutato da Kristensen, sebbene di tanto in tanto si fa scappar via lo statunitense. Dal 84′ Oier Zarraga: s.v.
Roberto Pereyra: 5,5. Non ha iniziato così male, ma con il passare dei minuti il Tucu è progressivamente uscito dal match. Si nasconde tra le maglie difensive avversarie, non riuscendo a divincolarsi per farsi dare il pallone quanto vorrebbe. Dal 46′ Florian Thauvin: 7. Ingresso in campo davvero positivo per la seconda punta transalpina. Collega con qualità centrocampo e attacco, agendo spesso tra le linee difensive avversarie. Sfrutta un pasticcio combinato da Reijnders e Theo per andare a segno col mancino.
Lorenzo Lucca: 6. Lavora una quantità industriale di palloni per distribuirli poi ai compagni. Non è sempre facile mettersi così a disposizione della squadra in ogni partita, ma il centravanti azzurro è decisamente adatto a svolgere questo compito. Dal 76′ Isaac Success: s.v.
All. Cioffi: 6. Questa sconfitta brucerà per come è arrivata, ma la prestazione dell’Udinese è stata di grande qualità. La sua squadra accusa la spinta dei rossoneri nel finale di gara, non riuscendo a difendere né i tre punti, né il pareggio. Comunque, da prove del genere si dovrà costruire la strada per la salvezza.
MILAN
Mike Maignan: 5,5. La sua partita cambia inevitabilmente dopo esser stato bersagliato dai supporter friulani con dei beceri cori, i quali lo orientano a lasciare temporaneamente il campo. Sulla rete di Samardzic non può far molto, mentre si fa sorprendere dalla conclusione centrale di Thauvin.
Davide Calabria: 6. Prestazione senza infamia e senza lode quella offerta dal capitano rossonero. La fascia più frizzante è quella opposta, perciò non rischia più di tanto, anche se poteva essere più intraprendente in fase offensiva. Dal 75′ Alessandro Florenzi: s.v.
Simon Kjaer: 5,5. Macchia la sua partita con un errore abbastanza evitabile per un difensore della sua esperienza, facendosi saltare come un birillo da Samardzic in occasione della rete dell’1-1. Per il resto non commette nessun errore da segnalare.
Matteo Gabbia: 6,5. Prova molto simile a quella disputata dal danese. Con ordine e disciplina è abile a cavarsela in ogni situazione, riuscendo a non cadere in svarioni o indecisioni gravi come quella commessa dal suo compagno di reparto.
Theo Hernandez: 6. Difensivamente soffre le galoppate di Ebosele, ma il terzino francese a sua volta è fortemente pericoloso quando si sovrappone sulla sinistra. E’ lui a firmare l’assist per la rete di Loftus-Cheek con un bel passaggio rasoterra. Mezzo punto in meno per la sciocchezza commessa in area di rigore in collaborazione con Reijnders in occasione della rete di Thauvin.
Yacine Adli: 6,5. Detta i tempi di gioco della squadra rossonera. In cabina di regia smista palloni a profusione, lavorando sia nel corto che nel lungo raggio con tutti i suoi compagni. Non riesce a giocare il pallone giusto per mettere a referto l’assist.
Tijjani Reijnders: 5. Il meno brillante del centrocampo rossonero. Non appare lucido come nelle migliori occasioni, e in alcune circostanze si fa addirittura scippare il pallone con troppa semplicità. Impacciato nell’occasione della rete di Thauvin, occasione nella quale si rende protagonista di un’incomprensione con Theo Hernandez che dà il via all’azione del gol. Dal 69′ Noah Okafor: 7. Si fa trovare pronto nel posto giusto, nel momento giusto. Controlla con il petto il pallone spizzato da Giroud, prima di sfoderare una conclusione a botta sicura col mancino che regala i tre punti ai rossoneri.
Christian Pulisic: 6. Non si accende. E’ ben schermato sia da Kristensen che da Kamara, i quali gli concedono pochissimo campo da poter sfruttare. Prova a combinare qualcosa abbassandosi sulla linea dei centrocampisti, ma non riesce a trovare il modo per rendersi pericoloso. Dal 75′ Luka Jovic: 6,5. Sta diventando un fattore quando entra dalla panchina. Nelle ultime due uscite non era stato chiamato in causa, quest’oggi riesce nuovamente a timbrare la sua firma, deviando in porta il pallone dopo la traversa colpita da Giroud.
Ruben Loftus-Cheek: 7. Segna per la seconda volta consecutiva in trasferta con una conclusione precisa di destro, sfruttando al meglio l’ottimo inserimento in area effettuato. Come sempre fa tanta legna in mezzo al campo, riuscendo spesso a spuntarla nei contrasti con gli avversari.
Rafael Leao: 6. Joao Ferreira ed Ebosele sono molto concentrati sulla sua figura. Magari il portoghese non sarà riuscito ad incidere così tanto proprio per le marcature preventive pensate su di lui, ma riesce comunque a destabilizzare la difesa avversaria senza rendersi protagonista. Dal 94′ Yunus Musah: s.v.
Olivier Giroud: 6,5. Il fulcro dell’attacco rossonero è spesso costretto a muoversi per farsi trovare libero. L’ex Arsenal e Chelsea viene marcato con insistenza, ma il francese comunque non esce battuto dai duelli rusticani che si sono instaurati. Non incide sottoporta, sebbene centri una traversa sulla cui ribattuta arriva il gol di Jovic.
All. Pioli: 6,5. Il suo Milan accusa la partenza vigorosa degli avversari, ma con il passare dei minuti i rossoneri crescono di ritmo ed intensità, riuscendo a passare in vantaggio. I due gol subiti sono frutto di errori individuali, specialmente il secondo, ma con i cambi il tecnico ex Fiorentina inserisce i due uomini che ribaltano a proprio favore l’incontro.
Foto: Lapresse
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