La finale che non ti aspetti in Coppa d’Asia. Oggi sapremo chi sarà la nuova regina d’Oriente, in un ultimo atto che in pochi avrebbero pronosticato in una competizione al solito piena di sorprese. Tra una delle favorite d’obbligo, forte anche del giocare in casa, e la cenerentola su cui nessuno avrebbe puntato.
A vestire il ruolo di favorita è senza mezzi termini il Qatar. In molti ricorderanno la magra figura dell’ultimo Mondiale, ma nasconde il fatto che, in silenzio, gli Al-Annabi (i Marroni, in arabo) sono diventati una vera e propria potenza continentale, accrescendo sempre più il movimento e proponendo anche alcuni giocatori che non sfigurerebbero troppo in ambito europeo come Akram Afif. La selezione di Tintin Marquez arriva all’ultimo atto con il vento in poppa, da campione in carica e padrona di casa. Cosa può mai fermarla?
L’incoscienza della Giordania. Alzi la mano chi, tra tutti gli appassionati di calcio, avrebbero puntato un solo centesimo sulla squadra guidata da Hussein Ammouta. Il mister ha puntato sulla disciplina: in mezzo al campo, con una squadra ordinata e determinata, ma anche fuori, non avendo remore ad allontanare il bomber Al Dardour dopo essere quasi venuto alle mani con lo staff tecnico dopo il gol del 3-2 all’Iraq. Ma la squadra ha saputo fare quadrato, superando il Tagikistan e soprattutto la Corea del Sud in semifinale.
Una delle nuove nobili d’Asia contro la Cenerentola della competizione. Il pronostico tende tutto verso il Qatar, ma in una competizione del genere, che ha visto risultati imprevisti come le eliminazioni precoci di Cina, Giappone, Arabia Saudita e Australia, è difficile puntare ad occhi chiusi verso una delle due squadre. Lo sapremo solo nel tardo pomeriggio a Lusail chi potrà sorridere. La nuova nobile o Cenerentola.
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