La Juventus è viva e vegeta. Il match di domenica sera con l’Atalanta ha dimostrato che la squadra di Max Allegri non vuole deporre le armi dopo aver ricevuto la penalizzazione di 15 punti a causa dell’inchiesta Prisma. Solo un punto portato a casa, ma al termine di una delle migliori prestazioni della stagione, per cancellare il 5-1 patito con il Napoli. Una squadra gagliarda e cattiva, trascinata dal talento di Angel Di Maria. Che potrebbe essere coadiuvato, a stretto giro di posta, da quello di Paul Pogba.
FINALMENTE IL POLPO
Da leader designato del centrocampo bianconero a desaparecido, ed in pochi giorni d’estate. La seconda avventura alla Juventus di Pogba si è bloccata durante la preparazione estiva, a causa della lesione del menisco laterale del ginocchio destro. Un problema che sembrava risolto con l’operazione a settembre, ma che invece lo ha portato ancora a guardare da lontano i suoi compagni di squadra. La sua lontananza dai campi si è protratta per nove lunghi mesi: l’ultimo match ufficiale è datato 19 aprile, con 10 minuti disputati con il Liverpool, mentre in bianconero si vide per pochi minuti con il Chivas. Ma finalmente il calvario sembra finito.
Rientrato nei ranghi negli ultimi giorni, la società bianconera ha organizzato un test con la Juventus Next Gen proprio per testare le condizioni del transalpino e di Dusan Vlahovic, anche lui vicino al rientro. E Pogba non vede l’ora di poter tornare in campo: nonostante Allegri avesse concesso un giorno di riposo ai suoi dopo il pari di domenica, il transalpino ha deciso di allenarsi per fare un passo in più verso il recupero completo.
E ADESSO CHI GIOCA?
Le qualità del francese con il pallone tra i piedi sono indubbie. Avere un giocatore capace di creare occasioni dal nulla sarà un surplus per la società bianconera. Ma adesso uno tra Fagioli, Rabiot e Locatelli sarà costretto a rimanere fuori, al recupero completo del francese. Bisogna tener conto che Pogba non è più quel mostro di atletismo che si era visto nella sua prima reincarnazione bianconera, quindi non gli si potranno chiedere compiti da ‘tuttocampista’, almeno per periodi prolungati. Sembrano dunque favoriti giocatori dall’attitudine più ‘difensiva’, come Locatelli, che tornerebbe come perno centrale del centrocampo, e Rabiot che ha sempre fatto del movimento il suo mantra. Scala dunque indietro Fagioli, che con Miretti avrà le sue chance, anche per l’imminente cessione di McKennie che, in pratica, fa spazio al polpo.
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