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Le pagelle

Pagelle Fiorentina-Genoa 1-1, voti Serie A: Gudmundsson freddo dal dischetto, serata no per Ranieri

Fiorentina's Andrea Belotti fights for the ball with Genoa’s Johan Vasquez during the Serie a Tim match between Fiorentina and Genoa - Serie A TIM at Artemio Franchi Stadium - Sport, Soccer - Florence, Italy - Monday April 15, 2024 (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)

All'”Artemio Franchi” di Firenze va in scena il primo posticipo del lunedì che vede due squadre dagli obiettivi diversi. Se la Fiorentina di Vincenzo Italiano è fondamentale fare punti per rimanere in gioco nella lotta all’Europa, il Genoa di Alberto Gilardino punta a tenere lontano la zona retrocessione. Ecco le pagelle del match.

PAGELLE FIORENTINA-GENOA 

FIORENTINA (4-2-3-1)

Terracciano 6 – E’ chiamato a intervenire più volte su Ekuban quando i compagni non riescono a fermarlo provando a tenere la porta inviolata. Sul rigore è bravo a chiudere la porta a Messias, ma poi sul rigore non può nulla.

Kayode 5 – E’ schierato alto come da tradizione per Italiano, ma fatica a fermare subito le mosse del Genoa. Ciò costringe Martinez Quarta a intervenire per evitare guai peggiori. Nel secondo tempo commette un pasticcio in area di rigore e rischia di causare un  secondo rigore su Retegui.

Martinez Quarta 6 – E’ costretto a far gli straordinari per chiudere tutti i buchi che si vengono a creare in difesa. Non solo come al solito si propone davanti, ma svaria su tutta l’area difensiva. Nel momento in cui sbaglia una palla, il Genoa va via e conquista rigore.

Ranieri 5 – Quando Ekuban e Messias si involano verso la porta, è anche perché lui non c’è. Sul rigore va in crisi e non sa mettere una pezza a quanto accade. Una delle prestazioni più negative della sua stagione, anche se nel secondo tempo trova più fiducia insieme alla Fiorentina intera proponendosi più avanti.

Parisi 5,5 – Sulla fascia sinistra fa paura a Sabelli trovandosi a proprio agio insieme a Sottil costringendo il Genoa a soffrire da quella parte. E’ costretto a intervenire su Ekuban causando il rigore quando i compagni vanno in crisi.

Bonaventura 6,5 – Inizia al trotto senza farsi vedere troppo, poi alza il ritmo e le azioni offensive della Fiorentina passano dai suoi piedi. Non a caso pennella proprio il cross decisivo per Ikonè. (Dal 84′ Milenkovic SV)

Duncan 4,5 – Inesistente in fase offensiva, non offre garanzie nemmeno in fase offensiva, costringendo la squadra a giocare quasi con un uomo in meno. (Dal 46′ Arthur 5 – Eccetto un tiro da lontano, non fa molto altro per migliorare la situazione).

Sottil 6 – E’ fra i migliori dei suoi perché sull’uno contro uno con Sabelli passa spesso e volentieri. Cerca di creare per offrire spazi dall’altra parte, ma non bastano per segnare. (Dal 55′ Nico Gonzalez 5,5 – Quando entra da qualche sprazzo sembrando più brillante degli altri compagni, ma poi ricomincia a sonnecchiare non adattandosi in fase di ripiego).

Beltran 5 – Si fa vedere con qualche tentativo da fuori area, ma non è di certo quello che serva ai toscani per conquistare i tre punti. (Dal 55′ Kouamé 6,5 – E’ forse l’esempio ideale per far capire come la Fiorentina abbia cambiato volto durante il secondo tempo. Lui crea, spazia a ridosso nell’area e mette le basi per il gol di Ikoné).

Ikonè 6 – Se si eccettua un tiro insidioso nella prima parte della sfida, per il resto è impalpabile e ben contenuto dalla difesa del Genoa, senza che vi siano eccessive preoccupazioni. Quando però Bonaventura gli appoggia sulla testa il colpo giusto, trova il gol.

Belotti 6 – Ci mette tutta la buona volontà per portare un gol ai viola che manca ormai da diverse partite. Si trova sulla testa un’ottima occasione, ma non riesce a concretizzare, poi un fuorigioco millimetrico gli nega la via della rete. (Dal 55′ Mandragora 6,5 – Si spende, mette pressione al Genoa e lancia la carica ai suoi mettendosi in proprio sui calci piazzati).

All. Vincenzo Italiano 6 – La sua squadra rimonta portandosi a casa un buon punto, anche se è chiaro che la testa è rivolta all’obiettivo europeo in primis e alle semifinali di Coppa Italia in secondo luogo.

GENOA (3-5-2)

Martinez 5,5 – Con i piedi fa prendere qualche spavento al Genoa, ma è soprattutto sul gol della Fiorentina che sembra intervenire un po’ in ritardo. Per il resto non è particolarmente impegnato anche perché i tiri dei viola spesso escono.

De Winter 6 – E’ rude nel muoversi, ma al tempo stesso efficace. Ciò gli consente di guadagnarsi la riconferma a fine anno

Bani 6 – Al centro la Fiorentina ci prova, ma difficilmente trova spazi. Il difensore rossoblù è preciso e questo evita ulteriori rischi eccetto il gol del pareggio che non è però colpa sua.

Vasquez 6 – All’interno della difesa è colui che forse prova a spingere di più provando a far uscire la squadra. E’ anche colui che si trova di fronte Kayode e che costringe Martinez Quarta a intervenire.

Sabelli 5,5 – Prova a spingersi oltre la linea di difesa, ma viene tenuto a bada da Parisi che talvolta gli scappa via e che porta così Gilardino a sostituirlo nel secondo tempo. (Dal 61′ Spence 5,5 – Fa fatica a prendere il posto di Sabelli finendo per esser messo alle corde degli avversari e dovendo spingersi a raccogliere il primo giallo della partita).

Frendrup 6,5 – E’ il legame fra difesa e attacco, soprattutto nel primo tempo quando il Genoa avanza. Riesce a dare slancio ai compagni facendo da collante fra i reparti.

Badelj 6,5 – E’ l’uomo d’esperienza, quello che ti dà qualcosa in più in particolare quando i compagni non sono così sicuri. Lui è un gladiatore nei confronti della difesa e con la sua maschera non si spaventa a intervenire duramente. (Dal 80′ Strootman SV).

Gudmundsson 6,5 – Spesso e volentieri è un fantasma durante la partita. Come un prestigiatore sparisce e ricompare dal nulla, ma lo fa nei momenti decisivi lanciando prima in porta Ekuban, poi segnando il gol del vantaggio con grande precisione.

Martin 5 – Prova a spingere senza troppe soluzioni, però quando si trova a guidare la difesa non è sempre pronto. Nel momento migliore si dimentica di Ikonè e la partita dei rossoblù cambia. (Dal 61′ Harps 5,5 – Non si vede molto spesso da quando scende in campo, anche perchè ormai la lancetta della sfida ha iniziato a pendere per la squadra di casa e per lui non c’è molto spazio).

Messias 7 – Si impegna parecchio, si sposta lungo il campo e corre come un dannato sfiorando anche il gol. Peccato che i suoi muscoli siano di cristallo e a fine primo tempo deve lasciare il campo. (Dal 44′ Thorsby 5 – Se il Genoa perde efficacia davanti è perché lui non è come il brasiliano e spesso è costretto ad arretrare).

Ekuban 7 – Fa il diavolo a quattro soprattutto nel primo tempo quando scappa via ai difensori della Viola senza che nessuno riesca a stargli dietro. Nella seconda frazione di gioco sparisce un po’ insieme a tutta la squadra, ma l’azione del rigore non concesso parte proprio da lui. (Dal 61′ Retegui 6 – Entra purtroppo nel momento sbagliato per incidere. Di palle per lui ne arrivano veramente poche, però quando ha l’occasione giusta, non la manca facendosi cinturare da Kayode, anche Di Marco non concede il rigore).

All. Alberto Gilardino 6 – Il suo Genoa conferma di essere una delle squadre più interessanti della Serie A. Nuovo risultato positivo a referto, per una formazione che sta vivendo un campionato d’assoluta tranquillità.

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