L’Italia di Luciano Spalletti è pronta per gli Europei. Dal 15 giugno inizierà l’avventura continentale in Germania per difendere il titolo di tre anni fa. Ma sarà preceduta dalle due amichevoli con Turchia (il 4 giugno) e Bosnia ed Erzegovina (il 9 giugno), con il CT azzurro che potrà approfittarne per sciogliere gli ultimi dubbi.
In primis, sul modulo da utilizzare come base per gli Europei. Dopo aver iniziato con il suo 4-3-3 di stampo Napoli dello Scudetto, il tecnico di Certaldo ha varato il 3-4-2-1 durante le amichevoli di marzo con risultati discreti, seppur con la fase difensiva ancora da registrare. Seppur vuole rendere la sua Nazionale ‘trasformista’ a seconda dell’avversario, dipendente anche dai giocatori convocati: in molti hanno la possibilità di essere impiegati in più ruoli.
Da decidere anche i quattro ‘tagli’ da operare in vista della Germania. Fra i trenta convocati bisognerà salutare qualcuno, magari in tre: sembrano poche le chance per Raoul Bellanova, che può giocare soltanto a destra e con Di Lorenzo, Darmian e Cambiaso avanti, mentre uno tra Meret e Provedel saluterà la compagnia in porta. E a centrocampo, in tre per un posto: Folorunsho, Ricci e Fagioli, con il terzo che, nonostante la mancanza di calcio giocato per il fattaccio scommesse, potrebbe rientrare a pieno titolo come regista. Il quarto può essere Federico Gatti, che era rimasto escluso inizialmente prima del ko di Acerbi.
E poi, il nodo in avanti. Poiché, qualunque sia il modulo, la gerarchia sul centravanti non è ancora chiara. Fino a marzo tutti avrebbero puntato su Mateo Retegui in avanti, che non avrà vissuto una stagione felicissima al Genoa ma la sua qualità nel concretizzare le occasioni è innegabile. Ma dalla tournée americana Gianluca Scamacca è stato senza mezzi termini uno degli attaccanti più letali d’Europa con il benestare di Gian Piero Gasperini, trascinando i bergamaschi alla quarta piazza e alla conquista dell’Europa League.
Questo sarà il ballottaggio principe della Nazionale di Spalletti, che al momento conta su poche certezze: Donnarumma in porta, Di Lorenzo e Dimarco sugli esterni difensivi (o sull’out di centrocampo) con Bastoni che aspira a diventare il centrale di riferimento. Barella in mezzo è praticamente inamovibile così come Chiesa in avanti. Sei uomini su undici sono pressoché certo, ora bisogna scegliere gli altri cinque.
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