L’Italia deve necessariamente voltare pagina. Euro 2024 è stata l’ennesima delusione degli ultimi anni, con il successo nel torneo di tre anni fa ormai è più una parentesi che una inversione di tendenza. Ma ora inizia un biennio cruciale, quello per tornare ai nastri di partenza di un Mondiale, che manca ormai da dieci anni.
Che dalla edizione 2026 in Messico, Stati Uniti e Canada allargherà i propri orizzonti: non più 32 squadre, quota raggiunta nel 1998, ma 48, aprendo le porte a 16 squadre in più. Per l’Europa si sale da 13 a 16 squadre: ma come funzionerà il cammino?
Le 54 squadre aventi diritto alla partecipazione alle qualificazione (la Russia è ancora in bilico per la guerra in Ucraina) verranno suddivise in gironi da quattro o da cinque squadre. Un totale di 12 gironi, che inizieranno il 21 marzo (quelli da cinque) o il 4 settembre (quelli da 4) 2025, per chiudersi il 18 novembre. Le prime classificate staccano direttamente il biglietto per il Mondiale.
Ai playoff parteciperanno invece le dodici seconde classificate e le quattro migliori squadre della Nations League a non aver acquisito il pass per il Mondiale, in un percorso tra semifinali e finali. Così verranno decretate le ultime quattro squadre a volare verso il continente nordamericano. L’Italia avrà la fortuna di essere testa di serie nel sorteggio per il prossimo Mondiale, evitando dunque, sulla carta, di incrociare le armi immediatamente con le grandi.
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