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Sprazzi di nuova Italia, tornare ai Mondiali fa meno paura?

Spalletti

3.799. Segnatevi questo numero. Sono passati esattamente 3.799 giorni. infatti, dall’ultima volta che l’Italia ha giocato un match valevole per i Mondiali di calcio. Eravamo nel 2014, in Brasile, e la formazione allora allenata dal commissario tecnico Cesare Prandelli, veniva sconfitta per 1-0 dall’Uruguay con il gol di Godin e il famoso morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini.

Sembra passata una vera e propria era geologica. 10 anni. In questo lasso di tempo sono successe tante cose. L’Italia ha sì vinto il Campionato Europeo del 2021, ma di pari passo ha anche mancato la qualificazione a Russia 2018 e Qatar 2022. Nel primo caso contro la Svezia nei play-off, nel secondo caso addirittura in casa contro la Macedonia del Nord. Due clamorosi e pesantissimi passi falsi che hanno segnato indelebilmente il calcio nostrano.

L’Europeo del 2021 aveva illuso che tutto fosse tornato alla normalità, ma la mancata partecipazione a Qatar 2022 e, soprattutto, il pessimo Europeo di Germania 2024, avevano fatto ripiombare il pallone italiano nel dramma sportivo. Quello 0-2 contro la Svizzera aveva assomigliato molto ad una ferita lacerante e molto complicata da cicatrizzare con un senso di impotenza davvero disarmante. Invece, per quanto visto in questi mesi, la Nations League sembra aver dato modo agli Azzurri di ricostruire unione di intenti e fiducia.

Il Mondiale del 2026 che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico sarà davvero il momento della rinascita italiana? In primo luogo sarà fondamentale qualificarsi. La Nations League ha migliorato il nostro ranking e gli Azzurri dovrebbero avere un sorteggio meno complicato rispetto a quello che si temeva. L’Italia vuole esserci. Luciano Spalletti lo sa e farà di tutto per condurre in porto la qualificazione. Mancano 571 giorni al via ufficiale della manifestazione globale. Saranno esattamente 4370 da quel famoso Italia-Uruguay. 12 anni. Finirà, finalmente, l’incubo?

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