Si tirano le somme dopo le due partite della Nazionale italiana con Belgio e Francia. Due sfide in cui Luciano Spalletti ha fatto giusto un paio di variazioni soprattutto in mezzo al campo, ottenendo delle risposte discordanti.
Con l’assenza di Samuele Ricci, a contendersi il posto di regista sono stati Nicolò Rovella e Manuel Locatelli. Se bisogna sbilanciarsi verso uno dei due, è il primo a essersi fatto preferire per qualità e quantità di gioco, forse aiutato anche dai dirimpettai che non erano sicuramente di livello assoluto (le assenze di De Bruyne e Tielemans si sono fatte sentire). Ma a San Siro è partito titolare il mediano della Juventus, apparendo abbastanza compassato, con Rovella che è riuscito a dare di più nei minuti in cui è stato impiegato.
Ha destato curiosità anche l’esperimento Barella trequartista alle spalle di Retegui, fatto anche per tenere l’equilibrio raggiunto negli scorsi mesi con Tonali e Frattesi come mezzali. Esperimento riuscito a metà, poiché il giocatore dell’Inter è riuscito solo a tratti a dare una mano al centravanti dell’Atalanta, rimanendo troppo solo. Ma dall’altra parte è riuscito a dare comunque una mano in fase di ripiegamento difensivo.
Inamovibile invece Sandro Tonali: il centrocampista del Newcastle è sempre più importante per la manovra azzurra, andando a segnare anche il gol che ha permesso all’undici di Spalletti di conquistare la vittoria contro il Belgio.
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