Nuova Caledonia. Un luogo che evoca in noi sensazioni lontane ed esotiche, spesso legate a vacanze economicamente insostenibili. Di certo non una località che associamo immediatamente allo sport, in particolar modo al calcio. C’è una concreta possibilità, però, che ai prossimi Mondiali potremmo vedere la rappresentante dell’arcipelago dell’Oceano Pacifico.
Nella decisione presa per allargare il numero delle squadre partecipanti ai Mondiali, la FIFA ha giustamente considerato la posizione della confederazione più piccola, l’OFC. Alla vincitrice delle qualificazioni in Oceania non era garantita la possibilità di partecipare a un’edizione iridata, e sovente è capitato che il continente non fosse rappresentato – l’ultima volta fu nel 2010 in Sudafrica con la Nuova Zelanda, che peraltro sfidò l’Italia campione del mondo in carica – mentre dal prossimo anno sicuramente ci sarà una compagine facente parte del continente oceanico.
Le qualificazioni in Oceania sono già arrivate a un buon punto. Infatti mancano tre partite per decretare la compagine che supererà il turno di qualificazione e che farà parte del novero delle quarantotto compagini presenti in Nord America. La terza ed ultima fase eliminatoria consiste in un minitorneo da quattro squadre ad eliminazione diretta, a partita secca. Chi si imporrà in questa breve competizione, che andrà in scena a marzo, sarà della partita ai Mondiali.
La Nuova Caledonia ha buone chance di superare almeno la semifinale. Infatti i neocaledoniani sfideranno Tahiti, per poi incrociare una tra Nuova Zelanda e Fiji. La prima sfida peraltro si può definire un derby, visto che si affrontano due territori non indipendenti facenti capo alla Repubblica francese. Alcuni “non-stati” ai Mondiali si sono già visti, basti pensare ai casi di Inghilterra, Scozia e Galles. Ovviamente però tra le macroregioni britanniche e un piccolo protettorato del Pacifico c’è una differenza abissale in termini di peso, sportivo e non. Comunque vada, una tra Nuova Caledonia e Tahiti ha garantito il posto per disputare i playoff intercontinentali, i quali offriranno l’ultima chance di qualificarsi ai Mondiali a quelle squadre che hanno sfiorato l’accesso alla kermesse iridata.
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