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Camarda si fa notare tra Serie A e Champions League, ma il gol continua a sfuggire

Ac Milan's Francesco Camarda at the end of the Uefa Champions League soccer match between Ac Milan and Club Brugge a at the San Siro Stadium in Milan, north Italy -Tuesday , October 22 , 2024. Sport - Soccer . (Photo by Spada/LaPresse)

Francesco Camarda è probabilmente il talento italiano più atteso. I tifosi rossoneri attendono che il ragazzo possa definitivamente sbocciare e divenire un elemento su cui aggrapparsi nel prossimo futuro. Camarda ha tutto il tempo per crescere data la giovanissima età, però qualche chiacchiera inizia già a circolare intorno al suo nome, soprattutto visto che molti addetti ai lavori lo considerano come un potenziale crac che potrebbe sconvolgere il panorama calcistico italiano.

Nella passata stagione Camarda ha solamente assaggiato l’ambiente della Serie A, mentre quest’anno il giovanissimo attaccante ha scalato le gerarchie della rosa del Milan e si è proiettato a un ruolo più prominente nello scacchiere del tecnico Paulo Fonseca. Ancora non stiamo parlando di titolarità, e nemmeno ci siamo vicini, ma sovente Camarda viene inserito a partita in corso per far rifiatare Alvaro Morata e Tammy Abraham, spesso vittime di noie fisiche le quali costringono spesso ai due di fermarsi.

Per la precisione, Camarda in stagione ha disputato sette partite con la prima squadra quest’anno: quattro le presenze in Serie A, tre in Champions League dove ha preso parte alla metà delle sfide giocate dal suo Milan. Con il Cagliari l’unico gettone collezionato dal 1′. In totale, però, Camarda ha disputato solamente 131′ di gioco, nemmeno tre tempi di gioco completi, di cui quasi la metà giocati nella suddetta partita di Cagliari.

Non è quindi sconvolgente constatare che Camarda è ancora a secco di gol in prima squadra. Non che con la maglia del Milan Futuro abbia fatto faville, visti i tre gol segnati tra campionato e Coppa Italia Serie C. La verità è che è veramente complicato alternarsi tra i due mondi: partite diverse, compagni diversi, ambienti totalmente divergenti. In questo momento servirebbe un minimo di continuità al 16enne meneghino, a prescindere dalla categoria. E’ fondamentale per il Milan e per l’Italia affinare questo diamante grezzo: non farlo potrebbe costituire un enorme rimpianto.

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