L’accordo era stato raggiunto ma come quasi sempre succede è sfumato all’ultimo istante. Colpa della linea internet, che questa volta ha detto no al passaggio di Simone Verdi dal Verona alla Salernitana, via Torino, proprietario del giocatore. Il club amaranto ha presentato ricorso, parlando di problema tecnico del portale. Ma solitamente, in casi come questi, non si vince mai. E calciatore e società coinvolte restano con un pugno di mosche in mano.
Il “misfatto” è accaduto nelle ultimissime ore di mercato. La Lega di Serie sostiene che non ci siano stati problemi e che l’ultimo tesseramento valido sia quello di Molina, passato al Bari al fotofinish. I tre club, di contro, dicono che tutto sarebbe stato fatto entro i tempi consentiti e che il sistema si sia bloccato sul più bello. La pec in questione, però, non sarebbe arrivata in tempo. Ed è quello che fa fede per la Lega.
Ricorso amaranto
La Salernitana tuttavia non ha mollato l’osso, annunciando ricorso. La tesi poggia ovviamente sull’orario di invio della documentazione, precedente alle ore 20 secondo gli avvocati di Iervolino. Se il blocco del tesseramento dovesse essere confermato, la società potrà ricorrere al Tribunale federale nazionale, sezione tesseramenti, entro un mese.
Ma a quel punto avrebbe poco senso. E il ritorno in Campania di Verdi, reso possibile con la formula di un prestito con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni di euro, molto probabilmente salterebbe.
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