C’è aria pesante a Trigoria in queste ore. La dolorosa sconfitta contro la Cremonese nei quarti di finale della Coppa Italia 2023 non è passata certo inosservata, ad ogni livello del club giallorosso. Il tabellone della coppa nazionale sembrava proporre una comoda strada in discesa per mister José Mourinho e company ma, proprio sul più bello, è arrivato un passo falso inaspettato quanto improvvido.
Il fatto di poter giocare in casa il proprio quarto di finale, con uno stadio Olimpico pieno e caloroso, contro una rivale come la Cremonese, appariva come una di quelle occasioni da non farsi scappare. E, invece, la squadra della capitale ha completamente mancato la chance che le si era schiusa davanti. Come scrivevamo qualche giorno fa, Paulo Dybala e compagni si trovavano di fronte ad uno snodo importante per la propria stagione, per capire di che pasta fossero fatti. Ecco, questo ko per 1-2, rischia di far tornare indietro le lancette degli orologi giallorossi.
Non ce ne vogliano i tifosi grigio-rossi, ma viste le condizioni di classifica della squadra allenata da mister Davide Ballardini, chiunque si sarebbe aspettato una Cremonese molto più concentrata in ottica campionato, per provare nell’impresa di rilanciarsi in ottica salvezza. Invece, bravi loro, i lombardi hanno zittito tutti. Nuovamente. Dovevano essere la “vittima sacrificale” anche al Maradona contro il Napoli negli ottavi di finale, ma sono passati loro. Come mercoledì sera contro la Roma, e ora avranno modo di andarsi a giocare le semifinali (con match ad andata e ritorno) contro la Fiorentina. E sognare. Che non è poco.
Sognare. Già, quello che ora non può fare la Roma, quantomeno in Coppa Italia, quello che poteva apparire come l’obiettivo più vicino. Un quarto di finale contro una squadra più concentrata sul non retrocedere che su tutto il resto, e una doppia sfida contro la Fiorentina nel turno successivo, rappresentavano qualcosa di veramente ghiotto. Mancarlo in questo modo, rischia nuovamente di far sprofondare la compagine capitolina tra mille dubbi. Vincere aiuta a vincere, lo si dice forse troppo a cuor leggero, ma è uno dei mantra più importanti del calcio.
Costruire una mentalità in una rosa mai semplice come quella giallorossa era il primo imperativo per il tecnico portoghese. Lo “Special One”, tra vittoria in Conference League di un anno fa, e il percorso attuale, pensava di avere gettato solide basi per presente e futuro. A questo punto tutto viene rimesso in bilico. Anche la formazione titolare scelta per il match contro la Cremonese non è stata propriamente un bel messaggio alla sua truppa. Titolari risparmiati per il campionato e scelte che, con il senno di poi, si sono rivelate errate, hanno prodotto un ko pesante sotto tanti punti di vista.
Ora si torna con la testa al campionato, poi sarà la volta dell’Europa League. Un quarto posto tranquillo nel primo caso, e un bel percorso nel secondo, potrebbero raddrizzare la stagione in casa Roma, confidando che le lancette dell’orologio tornino a indicare l’ora giusta, e non quella di un passato che i tifosi giallorossi dimenticherebbero volentieri…
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