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Calcio italiano

Crisi Milan, Galli difende Pioli: “Leao sembra ti faccia un piacere a giocare”

L’ex numero uno rossonero difende l’allenatore: “Ho grande stima e fiducia in Stefano: se fa delle scelte, le pondera”

Giovanni Galli
Giovanni Galli foto Lapresse

“Io sto con Pioli”. Se da Arrigo Sacchi e tanti altri piovono critiche, l’ex numero uno rossonero Giovanni Galli difende a spada tratta l’operato dell’allenatore del Milan nonostante il brutto ko nel derby con l’Inter arrivato domenica sera. “Ho grande stima e fiducia in Pioli: se fa delle scelte, le pondera – ha detto Galli su RadioRai -. Se ha deciso di non schierare Leao all’inizio, si vede che c’è qualcosa di cui non è convinto, perché Stefano è sempre stato al fianco dei propri calciatori. Probabilmente c’è una situazione che non lo rende tranquillo”.

L’ex portiere, che sotto la guida di Arrigo Sacchi vinse tutto con il Milan, non si ferma qui e approfondisce il tema del momento: “Purtroppo il portoghese assume alcuni atteggiamenti sul campo che non sono il massimo – sottolinea Galli -, sembra quasi che ti faccia un piacere a giocare. Poi magari è anche in difficoltà dal punto di vista fisico e mentale, perché il Mondiale poteva essere l’occasione giusta per diventare una star assoluta e così non è stato. Per lui può essere stato un brutto colpo e può aver perso un po’ di autostima, ma deve ritrovarla, facendo cose importanti anche in allenamento. Fa venir rabbia anche solo per come si riscalda, e penso lo vedano tutti. Così come è evidente che abbia un talento fuori dal comune”.

Giocatori impauriti. E quanto manca Maignan

Poi sul momento del Milan. “In questo momento è una squadra sgonfia sotto ogni punto di vista: sia come intensità che sul piano della condizione atletica – afferma l’ex numero uno azzurro  -. I giocatori sanno di essere in grande difficoltà ma manca loro quel coraggio che l’anno scorso permise di arrivare allo scudetto. Quando si vince tutto va bene e diventa automatico, ma ci sono anche dei momenti di difficili nei quali subentra la paura e arrivano gli errori. Contro il Sassuolo ho visto una difesa che scappava sempre, mentre l’anno scorso aggrediva. E nessuno si muove quando è senza palla, ci sono giocatori che si nascondono”.

Infine un commento sulla situazione portiere, lui che di numero uno se ne intende. “L’anno scorso Maignan è stato determinante, come prestazioni e come personalità – conclude Galli -. Per i compagni è importante sentire la presenza del portiere, così com’è importante per il pubblico. Tatarusanu non è nemmeno fortunato, perché gli tirano in porta tante volte. In questo momento non è lui il problema del Milan. Il rumeno non ha tanti estimatori e purtroppo in questi casi si punta il dito sul giocatore che ha la maglia diversa e i guanti. Ma è senz’altro ingiusto scaricare su Tatarusanu tutte le responsabilità”.

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