Stefano Pioli è fiducioso in vista di Milan-Torino di domani sera. Il primo anticipo del 22° turno della Serie A 2022-2023 prenderà il via alle ore 20.45 allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro e rappresenterà una sfida di capitale importanza per i rossoneri, reduci dal peggior momento della loro stagione, con 3 sconfitte consecutive (l’ultima nel derby) e, nel complesso da appena 2 punti nelle ultime 5 uscite. Il tecnico rossonero ha toccato parecchi argomenti nel corso della conferenza stampa pre-match e ha voluto infondere tranquillità a gruppo ed ambiente.
Zlatan Ibrahimovic ci sarà
La prima grande notizia della conferenza stampa riguarda Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, finalmente, è pronto per tornare tra i convocati, a 8 mesi dall’operazione al ginocchio. La conferma arriva a Pjoli, anche se occorrerà tempo: “Sta meglio, l’autonomia è quasi nulla perché ha fatto solamente un mezzo allenamento e la rifinitura di oggi. Il suo ruolo è di grande motivatore e grande giocatore. Domani sarà con noi perché ha voglia di stare con noi. Rammarico per non averlo inserito nella lista UEFA? Assolutamente no. Non ci sono rimpianti e non li ha nemmeno lui. La sua garanzia è troppo limitata. Tutti dicono tra un mese magari sarà pronto? Io posso controllare solo le mie scelte e cosa fanno i miei giocatori”.
Non c’è un caso-Rafael Leao
Una delle discussioni più importanti riguarda Rafael Leao che, dopo diverse panchine pesanti, ha fatto versare fiumi d’inchiostro. Il tecnico rossonero smorza i toni: “Leao è un giocatore importante per me e per la squadra. È tornato dal Mondiale e ha dovuto giocare subito, tra l’altro molto bene, a Salerno. Anche per questo motivo forse è andato a perdere un po’ di brillantezza con il passare dei giorni. Nel complesso sta bene, e ovviamente è molto più felice quando gioca; lo vedo molto motivato e concentrato. Il suo caso assomiglia a quello di Theo Hernandez. Anche lui non volevo farlo giocare a Salerno tornato dal Qatar, ma ho dovuto. Ha avuto un calo fisiologico, ma sta bene e ha voglia di dimostrare il proprio valore”.
Il passaggio al 3-5-2 non è una parentesi
Nonostante molti analisti abbiano bocciato il passaggio dei rossoneri dal 4-2-3-1 al 3-5-2, il tecnico emiliano sembra intenzionato a proseguire su questa scia, e spiega anche le sue idee tattiche: “Ho fatto le mie valutazioni per proseguire con il 3-5-2. Ci mancano la costruzione dal basso e una fase difensiva più solida, penso che questo modulo possa essere l’ideale per migliorare i nostri problemi. Le critiche ricevute da Arrigo Sacchi? Quando uno allena questa squadra critiche o elogi sono sempre esagerati, quindi accetto qualsiasi cosa. L’allenatore del Milan deve vincere e io ora non ci sto riuscendo, ma non si tratta di rinnegare un percorso, ma di fare le valutazioni che si devono fare”.
De Keteleare e il 3-5-2
Con l’addio al rifinitore, Charles De Keteleare potrebbe vedere sempre meno il campo. Secondo Stefano Pioli il suo ruolo non sarà modificato, anche se ultimamente sembra davvero ai margini del progetto:“Non penso che il belga possa pagare dazio con questo modulo. Non ci sono sistemi di gioco vincenti, ma in ogni modo è l’interpretazione che conta”.
Un aggiornamento sugli infortunati
Un passaggio importante della conferenza stampa di oggi ha riguardato la condizione fisica di alcuni lungodegenti, incominciando da Mike Maignan che è ormai assente da oltre 4 mesi: “Maignan ha ripreso sul campo, anche se non con la squadra. Diciamo che va meglio, e la cicatrice funziona. Un quadro che ci fa ben sperare, ma al momento non so dire se tornerà in una settimana o in due. Per quanto riguarda Bennacer e Tomori non ci saranno domani sera, ma mi hanno garantito che da domenica potranno essere a disposizione, per cui saranno pronti per il Tottenham”.
Uno sguardo al Torino
Dopo aver parlato tanto di Milan, Stefano Pioli analizza l’avversaria di domani sera, ovvero il Torino, una squadra che ha già sconfitto in due occasioni il Milan e che sembra attraversare un momento d’oro: “Più che bestia nera direi che è una squadra fastidiosa, mette in difficoltà pressando a tutto campo. Noi dobbiamo muoverci molto e bene, per questo dobbiamo fare qualcosa di diverso rispetto alle ultime due partite nelle quali ci hanno sconfitto. Perchè sono positivo? Vedo l’atteggiamento e l’impegno dei giocatori negli allenamenti. Questo mi fa essere positivo. Io sono concentrato e motivato, so con chi ho a che fare e rimango fiducioso. Siamo partiti per vincere il campionato e non ci riusciremo. Da domani ne comincia un altro per entrare nelle prime 4. Abbiamo sbagliato una cosa: pensare troppo alla prossima. Il campionato non finisce domani”.
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook