La tavola dei più grandi giocatori della storia del calcio si è arricchita negli ultimi anni e dallo scorso 18 dicembre ormai, Lionel Messi, si è candidato ad accomodarsi nel trono di miglior calciatore nella storia. In quella giornata ormai, ha messo in bacheca tra i tanti trofei da lui collezionati, uno di fondamentale importanza: sia per il valore, perché vincere la Coppa del Mondo non è cosa da tutti, sia perché lo ha fatto da leader indiscusso sul campo. Negli anni sono piovute addosso al classe ’87 tantissime critiche che contestavano la mancanza di personalità del giocatore in competizioni importanti, specialmente con la propria Nazionale.
Messi: da trascinatore dell’Argentina al PSG
Portare l’Argentina sul tetto del mondo segnando in Qatar 7 gol e servendo 3 assist, tra fase a girone e fase ad eliminazione diretta, ha scacciato tutte le malelingue. Sollevare al cielo il trofeo probabilmente più ambito e cucire sul petto la terza stella a 36 anni di distanza (l’ultima volta era riuscito Maradona nell’impresa) da assoluto trascinatore, ti regala gloria eterna. Messi ha messo in mostra il proprio talento dalla prima partita col Barcellona ed ha fatto sognare miliardi di persone amanti e non di questo sport. Ed ora a 35 anni non sembra volersi fermare.
Nella corsa al prossimo Pallone d’Oro l’argentino sembra già nettamente favorito. Se oltre al Mondiale vinto si guarda alla stagione giocata sin qui con il PSG in Ligue 1, viene difficile pensare che “l’età avanzata” lo freni. Da inizio stagione la Pulga in 18 partite giocate nel campionato francese ha messo a segno 10 gol e servito 10 assist: una media spaventosa. Da quando è tornato dalla competizione qatariota inoltre, in 5 partite tra massima serie e Coppa di Francia ha siglato 3 reti e non sembra volersi fermare. Vedremo dunque da qui al termine della stagione se riuscirà e soprattutto continuerà ad incantare: Messi Toro scatenato.
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