La Turchia è davvero in ginocchio dopo il terremoto che l’ha colpita negli scorsi giorni. Sono oltre ventiduemila i morti secondo le stime dell’Ansa, e in virtù dell’accaduto lo sport locale si è completamente fermato. Ovviamente, anche il calcio è stato coinvolto in questo stop, con la federazione sta pianificando la ripresa dell’agonismo per il 3 marzo. Anche se alcune squadre non sono d’accordo.
L’Hatayaspor non ha infatti intenzione di riprendere il campionato. Il club di Antiochia è stato direttamente coinvolto in questa tragedia, con il suo direttore sportivo Taner Savut ed il calciatore Christian Atsu travolti dalle macerie. Negli scorsi giorni era arrivata la notizia che il trequartista, autore del gol vittoria con il Kasimpasa lo scorso 5 febbraio, era stato ritrovato vivo, ma il suo allenatore Volkan Demirel ha successivamente smentito.
Anche il Gaziantep starebbe pensando a ritirarsi dal campionato. Il presidente ad interim del club Memik Ylmaz si era espresso in merito: “Non abbiamo ancora preso una decisione sul resto del campionato. Tra qualche giorno valuteremo la situazione e annunceremo il tutto. Abbiamo chiesto del tempo per riflettere“.
Il presidente della federcalcio turca Mehmet Buyukeksi ha parlato proprio della volontà delle squadre di non riprendere il campionato: “L’Hatayaspor ci ha inviato una lettera, ci ha informato di non voler giocare altre partite in questa stagione. Se anche il Gaziantep volesse ritirarsi, continueremo con 17 squadre, a condizione che i diritti dei club rimangano intatti“. Ciò vuol dire che l’intenzione dei massimi dirigenti turchi è di permettere alle squadre di essere al via della Super Lig la prossima stagione.
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