Il Real Madrid è di nuovo campione del mondo. Tra Coppe Intercontinentali (3) e Mondiali per club (5) il computo totale, dunque, raggiunge quota 8, record assoluto. Le Merengues hanno vinto, infatti, la finale del Mondiale per club 2022 che si è disputato in Marocco. La sfida dello Stadio Moulay Abdallah ha visto la squadra di mister Carlo Ancelotti superare con il punteggio di 5-3 l’Al-Hilal al termine di una sfida nella quale è successo letteralmente di tutto e nella quale il punteggio avrebbe potuto anche assumere connotati ancor più clamorosi. Nella finale per il terzo e quarto posto, invece, il Flamengo ha regolato l’Al-Ahly per 4-2 con doppietta di Gabigol.
Il primo tempo
Pronti, via, ed è subito girandola di emozioni. Passano appena 13 minuti di gioco e i Blancos sbloccano il punteggio. Benzema imbecca Vinicius Junior e il brasiliano segna l’1-0. Appena 5 giri di lancette e arriva anche il raddoppio per il Real Madrid. Questa volta la firma la porta Valverde che, al 20′, realizza il 2-0. Sembra tutto comodo per i campioni d’Europa, ma i sauditi rispondono subito con Marega che, al 26′, accorcia le distanze con la rete dell’1-2. Punteggio con il quale si va al riposo.
Il secondo tempo
La ripresa prende il via esattamente come il primo tempo, ovvero con due reti degli spagnoli. Al minuto 54′ è Vinicius Junior, questa volta, a servire l’assist giusto a Benzema che non se lo fa ripetere due volte e segna il 3-1. 4 giri di lancette e arriva il poker. Carvajal serve Valverde che va di nuovo a superare il portiere con il 4-1 al 58′.
Un finale particolare…
A questo punto la partita esce da ogni schema logico. Al minuto 63′ l’Al-Hilal segna il 2-4 con Vietto, ma le Merengues ritoccano nuovamente il bottino con il 5-2 del solito Vinicius Junior, servito da Ceballos. La squadra di Ramon Diaz non getta la spugna e accorcia di nuovo con Vietto al 79′ con la rete del 5-3, quindi dopo un minuto Marega si divora la rete del 4-5 a porta vuota con il portiere Lunin completamente in “bambola”. Nel finale i ritmi si abbassano e la squadra di Ancelotti gestisce ritmo e pallone, fino al triplice fischio.
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