Dal derby dello scorso settembre agli ottavi di Campions League di stasera, martedì 14 febbraio. Cinque mesi. Tanto è passato dall’ultima volta di Gerry Cardinale, proprietario di RedBird e di conseguenza del Milan, al Meazza per assistere ad una partita dei rossoneri.
Crisi
Da quel 3-2 sull’Inter, però, molte cose sono cambiate. Il Milan che si imponeva nel derby ha lasciato spazio ad un Milan che esulta rabbioso per un 1-0 al Torino capace di interrompere una striscia negativa che aveva già fatto saltare due obiettivi stagionali (Coppa Italia e Supercoppa Italiana). Un mese di crisi profonda da cui la squadra di Stefano Pioli deve dimostrare di essere uscita, già contro il Tottenham.
Questioni irrisolte
Un’assenza che ha accompagnato momenti delicati anche fuori dal campo. Il rinnovo di Rafael Leao rimane in sospeso, ma anche il ruolo dell’ad Giorgio Furlani va definito e inquadrato in maniera chiara, con una suddivisione dei compiti che inevitabilmente finirà per coinvolgere anche Paolo Maldini e Frederic Massara.
Casa rossonera
Più di tutto, in ogni caso, c’è la questione San Siro o, più in generale, relativa al nuovo stadio in cui giocheranno i rossoneri. Cardinale dovrà chiarire infatti se un accordo con l’Inter è ancora possibile e in che forma o se il Milan procederà effettivamente per conto proprio. Quel che è certo è che prima di presentarsi in tribuna la tappa a Casa Milan servirà a chiarire molti di questi dubbi.
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