Romelu Lukaku si trova nel limbo. Non certo il limbo raccontato da Dante Alighieri nella “Divina Commedia”. Stiamo parlando di una situazione di stallo in pieno gergo calcistico. L’attaccante dell’Inter, infatti, ha davanti a sé una seconda parte di stagione (tra campionato, Champions League e Coppa Italia) da sfruttare al massimo per diversi motivi. Dopo una avvio di annata condizionato dagli infortuni, per il belga i prossimi mesi andranno vissuti come una occasione di capitale importanza.
Gli infortuni
La stagione 2022-2023 di Romelu Lukaku è stata pesantemente condizionata da problemi fisici. Gol vittoria all’esordio contro il Lecce, quindi altre due presenze con Spezia e Lazio. A quel punto, infortunio alla coscia e stop da fine agosto fino al 29 ottobre. Rientro in azione contro la Sampdoria, 22 minuti in campo e nuovo stop. Questa volta la lesione è al bicipite femorale e lo costringe ai box fino alla sosta per i Mondiali di Qatar 2022. L’ex giocatore di Chelsea e Manchester United si rivede il 4 gennaio nel match vinto contro il Napoli, gioca anche nel 2-2 contro il Monza (35 minuti dalla panchina) quindi si ferma per una infiammazione al ginocchio contro il Verona. Torna nella settimana successiva e accumula un totale di 114 minuti in 4 presenze.
Il feeling con Lautaro Martinez
La coppia che, ai tempi di Antonio Conte, assomigliava a una macchina da guerra, per il momento stenta. Non certo a livello numerico grazie all’argentino, quanto di feeling e movimenti da ritrovare. Lunedì sera nello 0-0 contro la Sampdoria i limiti si sono visti in maniera eclatante. La “LuLa” non gioca assieme con continuità da tempo e ne occorrerà parecchio per ritrovare i giusti automatismi. Nella stagione dello Scudetto i due raggiunsero quota 41 reti totali (24 per il belga, 17 per Lautaro), cifre al momento molto distanti.
La questione del rinnovo del prestito
Secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’Inter sembra orientata a rispedire Lukaku al Chelsea al termine di questa stagione, senza provare nemmeno a discutere di un rinnovo del prestito. Per prolungare la sua permanenza a Milano servono garanzie ad oggi assenti. Dopo una stagione in prestito oneroso pagato 7.8 milioni di euro, con il lauto ingaggio a spese dei nerazzurri, la domanda è inevitabile: vale la pena rischiare di nuovo? Stiamo parlando di un attaccante fortissimo, certo, ma che ha pro e contro. Tra i contro, ovviamente, il fatto che sia troppo spesso infortunato o a rischio di finire in sovrappeso, senza contare che il 13 maggio spegnerà 30 candeline. L’ingaggio è “monstre”, ovvero da doppia cifra, per cui le incognite come si può notare non mancano.
La questione Chelsea
Già, il club di Stamford Bridge, il “convitato di pietra” cosa ne pensa? Dopo un investimento da record da circa 113 milioni due estati fa, potrebbe permettersi di lasciare di nuovo in prestito “Big Rom” a Milano? Sia ben chiaro, a livello economico i Blues potrebbero anche regalarlo ai nerazzurri che non avrebbero certo problemi a livello economico, ma in quanto a figuraccia di mercato meglio pensarci bene due volte. Appare inevitabile che, se l’Inter vorrà trattenerlo, le due parti dovranno sedersi attorno a un tavolo e parlare di acquisto cash. In quanti anni, sarà tutto da stabilire, ma pensare ad un altro anno in prestito con una spesa di 7-10 milioni rasenta l’utopia. L’intrigo-Lukaku è aperto, tra condizione fisica e gol da ritrovare, Inter da convincere e Chelsea sullo sfondo. Non saranno mesi semplici per il centravanti belga…
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook