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Europa League, avversario Roma: analisi Real Sociedad con la stella Silva

La squadra di Imanol Alguacil gioca “alla spagnola”, con Silva e Oyarzabal a creare gioco, ma anche con il centravantone norvegese Sørloth.

Diego Rico (© LaPresse)

Una Roma tosta, coriacea, mai doma, con una grande Spinazzola e un Dybala in spolvero ha vinto una partita complicata contro il Salisburgo, dopo che aveva dominato anche in Austria, passando il turno e approdando agli ottavi di finale di Europa League. Ad aspettarla una delle squadre migliori della competizione, la Real Sociedad. Contro gli spagnoli l’andata si giocherà all’Olimpico, giovedì 9 marzo alle ore 18.45, con il ritorno alla Reale Arena di San Sebastián giovedì 16 marzo, alle ore 21.00.

Il cammino della Real Sociedad

Gli spagnoli ad oggi sono quelli che più hanno impressionato in questa Europa League, vincendo il gruppo E per differenza reti nei confronti del Manchester United (scambio di favori nelle due partite in cui si sono affrontate: all’Old Trafford vittoria spagnola con gol di Brais Méndez, mentre in terra iberica vittoria inglese con gol di Garnacho). Le altre due squadre, schiacciate da questi due colossi erano lo Sheriff Tiraspol e l’Omonia Nicosia.

Le tante scelte di Imanol Alguacil

L’allenatore della Real Sociedad, Imanol Alguacil, non ha un grande passato da calciatore, ma come allenatore è nato e cresciuto proprio a San Sebastián, guardando al calcio di posizione che in Spagna ormai è affermato come il calcio che tutti sanno e possono giocare, ma cercando anche di rinnovarlo dall’interno con alcune sue scelte particolari.

La prima scelta leggermente controcorrente rispetto al classico gioco spagnolo è l’utilizzo di un centravanti dal grande fisico. Negli anni scorso Alguacil sceglieva Alexander Isak, ora passato al Newcastle, mentre quest’anno gioca il norvegese Alexander Sørloth, una colonna di 194 cm e 90 kg di peso, che spesso gioca anche in Nazionale insieme ad Haaland.

La stella della squadra

Se Sørloth è la “stranezza”, figli del gioco di posizione classico sono invece la stella della squadra, David Silva, il grande centrocampista di Spagna e Manchester City, che gioca insieme a Mikel Oyarzabal, altro grande creatore di gioco spesso titolare in Nazionale spagnola. Con loro, per definire una batteria di mezzepunte davvero imprevedibile, il giapponese Takefusa Kubo, un calciatore che doveva diventare una sorta di nuovo Messi, passato per Barcellona e Real Madrid, ma oggi calato in una giusta dimensione a San Sebastián.

Per sostenere questa batteria di creatori di gioco, mezzali che sanno fare tutto, come il capitano Asier Illarramendi, il medianone davanti alla difesa Martín Zubimendi e infine la rivelazione dell’anno, Brais Méndez, uno che ha già fatto 10 gol e 7 assist in stagione.

La difesa non è un punto debole

La difesa non è assolutamente il punto debole della squadra. Schierata a quattro con i due laterali, Ander Barrenetxea e Diego Rico, che sono praticamente due ali aggiunte, mentre i centrali, Zubeldia e Le Normand, sono giovani, forti e ricercati sul mercato.
In campionato la Real Sociedad è terza in classifica, dopo il duo Barcellona-Real Madrid, avendo subito 22 gol, mentre in Europa League hanno trafitto la porta di Remiro solo Garnacho e Bruno dell’Omonia Nicosia (miglior difesa della competizione).

Che partita sarà?

La Roma difficilmente poteva pescare peggio. Per noi italiani giocare contro le squadre spagnole è sempre difficile, perché impongono il loro gioco per 180 minuti e riescono a mandarci fuori giri. Per vincere i giallorossi devono giocare una partita di grande sacrificio, sforzo e corsa, tutte cose che José Mourinho chiede da sempre alla sua squadra.

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