A Napoli la regola delle tre C non è una novità e forse questo Luciano Spalletti lo sa bene. Quando si parla di caffè ad esempio, bisogna ritornare indietro nel tempo di moltissimi anni e prendere nota di un’espressione dialettale, anzi più un detto napoletano (ancora oggi in uso) per cui la bevanda va sorseggiata con le tre C “Cumm ca.. coce “. Dunque sentire l’allenatore dei partenopei parlare di “…cuore, cervello. E anche c..o”, non deve aver stupito più di tanto il popolo di fede azzurra, che questa consonante la conosce bene. Sì perché ieri durante la conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Eintracht Francoforte, il mister dei campani ha strappato una risata con una frase emblematica.
Questa sera il Napoli si giocherà l’accesso ai quarti di finale di UEFA Champions League 2022/23, e lo farà davanti agli occhi del pubblico di casa. Al Maradona a partire dalle 21.00 l’undici azzurro dovrà vedersela contro la formazione di Oliver Glasner, che tenterà in ogni modo di ribaltare il risultato della partita d’andata. In Germania, lo scorso 21 febbraio, i partenopei si sono imposti per 2 reti a 0 sull’Eintracht e oggi partiranno dunque con un vantaggio non abissale, ma nemmeno minimo. Serverà concentrazione e determinazione, e anche questo Luciano Spalletti lo sa bene.
Ma le tre C, il Napoli, le ha?
E a poco più di 24 ore dal match, in conferenza stampa ha detto: “Questa è una città abituata a grandi storie e grandi personaggi. Noi vogliamo essere protagonisti di questa storia. E non faremo calcoli. Dobbiamo ripetere la prestazione dell’andata che è stata straordinaria. E vincere. […] So che cercheranno di fare qualcosa di diverso, perché obbligati dal risultato dell’andata. Noi dobbiamo essere umili per avere le attenzioni per essere pronti a fronteggiare. Senza fare calcoli, sarebbe sbagliato”. Morale della favola: è corretto non fare calcoli, ma è ancor più giusto rimanere con i piedi per terra. Solo così si possono scrivere grandi storie di calcio. E tra le tante frasi pronunciate ritorniamo al nostro “…cuore, cervello. E anche c..o”.
E sinceramente, vedendo quanto fatto dal Napoli da agosto sin qui, questi tre fattori, davvero non mancano. Il cuore, la formazione del tecnico toscano, lo ha sempre gettato sul terreno di gioco e sugli spalti, facendo esplodere di gioia quello dei napoletani. Il cervello è necessario per compiere grandi imprese. E così come è stato utilizzato in Serie A da 26 giornate a questa parte, lasciando la seconda classificata il più lontano possibile (18 punti), come mai nella storia, sarà necessario anche per questa notte europea.
Il c..o invece, o fortuna come dir si voglia, forma un binomio, a volte indissolubile, con la virtù. E anche in questo caso il Napoli non è da meno. Servirà un melting-pot, un grande calderone, con dentro questi tre ingredienti: al pepe ci penserà il tifo in una nottata che può diventare ancor più magica. Ma d’altronde vedere uscire da una competizione come la Champions League una delle squadre, o forse la squadra che gioca il miglior calcio d’Europa, sarebbe alquanto triste e a perderne sarebbe lo spettacolo visto sul terreno di gioco.
Foto: LaPresse
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook