Il ct della Nazionale Roberto Mancini guarda tantissimo alle caratteristiche dei singoli calciatori, alla loro capacità di integrazione senza scompensi nel gruppo, alle loro competenze in determinati sviluppi dell’assetto tattico, ma non ha mai guardato e non guarda alla carta d’identità.
In questi anni tantissimi giovani non solo sono arrivati in Nazionale prima di giocare stabilmente nei propri club, ma alcuni, come Zaniolo, esempio più importante fino a questo momento, hanno raggiunto il calcio dei grandi proprio attraverso le porte dell’Italia.
Tonali è già una sicurezza
In queste prime convocazioni dopo un Mondiale a cui abbiamo dovuto di nuovo rinunciare, ancora una volta Mancini rilancia con la gioventù, convocando quattro calciatori che avrebbero potuto scendere in campo anche venerdì 24 marzo contro la Serbia con l’Under 21.
Il primo è Sandro Tonali, un calciatore che è già grande e che insieme al Milan sta costruendo una carriera di alto livello. Tonali è ma soprattutto sarà per i prossimi 10 anni il centrocampista di riferimento del nostro calcio e l’esperienza che con i rossoneri sta facendo in Champions League è fondamentale.
Scalvini, il difensore del futuro
Secondo nome è quello di Giorgio Scalvini, classe 2003, e anche in questo caso parliamo del futuro azzurro della nostra difesa. Scalvini ha tutto quello che serve al centrale difensivo moderno: velocità, potenza e piede, tanto è vero che in alcuni casi Gasperini con l’Atalanta lo ha schierato a centrocampo. Gli serve solo esperienza a grandi livelli.
E poi due grandi speranze
Poi arrivano le speranze, più che le certezze. La prima è Willy Gnonto, altro classe 2003 di grande prospettiva. Lui però è un attaccante e deve dimostrare di poter incidere in una fase di gioco molto più complicata. Nel Leeds al suo primo anno sta giocando in maniera abbastanza continuativa e ha segnato 2 gol. Di sicuro dovrà ancora crescere e la Premier League gli farà bene, ma deve diventare un goleador per essere importante nella nostra squadra.
Infine il più piccolo di tutti, un classe 2006, che Mancini è andato a prendere addirittura nell’Udinese Primavera, Simone Pafundi. Ha esordito in Nazionale nella trasferta in Albania. Ha fatto due azioni e tutti hanno pensato, questo è un calciatore vero. Da quella prima impressione a diventare un calciatore forte però c’è di mezzo il mare e dovrà attraversarlo Pafundi. Di sicuro vicino a lui ci sarà Mancini, che lo ha rivoluto per il primo doppio scontro con Inghilterra e Malta verso Germania 2024. Se non è un attestato di stima questo.
Foto: LivePhotoSport
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