Roberto Mancini sa che l’Italia domani sera, domenica 26 marzo, al National Stadium di Ta’ Qali a Malta alle 20.45 non può permettersi un risultato diverso dalla vittoria. Un successo necessario per il morale, ma anche e soprattutto per la classifica per non trovarsi già in affanno nell’inseguire il pass per l’Europeo 2024.
Contro i padroni di casa, allenati da metà dicembre dall’italiano Michele Marcolini (subentrato al connazionale Devis Mangia dopo la guida ad interim di Gilbert Agius), il ct azzurro dovrebbe riproporre il 4-3-3 come modulo di riferimento.
Contro una squadra che dovrebbe riproporre un 5-3-2 estremamente basso e chiuso, sarà importante per Mancini alzare il livello della qualità per cercare di isolare quanti più duelli individuali possibili nell’ultimo terzo di campo.
Per questo appare difficile rivedere Lorenzo Pellegrini nello slot di attaccante esterno, ma piuttosto potrebbe scalare a centrocampo dove non sarà a disposizione Nicolò Barella che, infortunato, ha lasciato il ritiro della Nazionale.
Il ct, nonostante un ballottaggio con Gianluca Scamacca, dovrebbe riproporre Mateo Retegui al centro dell’attacco con Matteo Politano a destra al posto di un Domenico Berardi spento e Wilfried Gnonto dalla parte opposta.
In mediana, difficilmente il ct rinuncerà a Jorginho (in caso Sandro Tonali è il favorito, più di Bryan Cristante) e certamente non a Marco Verratti. In caso però venga confermato Pellegrini in un ruolo avanzato, a completare il reparto ci sarà uno tra Matteo Pessina e Davide Frattesi.
In difesa, davanti a Gianluigi Donnarumma, confermati i terzini Giovanni Di Lorenzo e Leonardo Spinazzola, Alessio Romagnoli dovrebbe rilevare uno tra Toloi e Francesco Acerbi, con l’atalantino favorito. Non va esclusa nemmeno la possibilità di vedere Di Lorenzo centrale con Matteo Darmian a destra.
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