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Serie A sempre più invasa da stranieri. Ma ora anche la Nazionale non scherza…

Il nostro campionato, con il 62,7%, è secondo dietro alla Premier League per percentuale di presenza straniera. Gli effetti si vedono anche sugli azzurri, ma il problema è ben più ampio

Il Torino è la squadra che utilizza più stranieri in Serie A 2022-23
Foto Fabio Ferrari/LaPresse 19 Marzo 2023 - Torino, Italia - sport, calcio -ESCLUSIVA TORINO FC- Torino Fc vs SSC Napoli - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Stadio Olimpico Grande Torino.Nella foto: Karol Linetty (Torino Fc) March 19, 2023 Turin, Italy - sport, calcio -EXCLUSIVE TORINO FC-Torino Fc vs SSC Napoli- Italian Serie A Football Championship 2022/2023 -Olimpico Grande Torino Stadium.In the pic:Karol Linetty (Torino Fc)

E’ la Premier League il campionato più esterofilo d’Europa. Se pensavate che fosse la Serie A ci dispiace, dobbiamo darvi una delusione. Tra i top 5 tornei del nostro continente comanda quello inglese, che vince anche qui. Una classifica che forse non fa felice il Ct della Nazionale dei Tre Leoni, Gareth Southgate, ma tant’è: numeri alla mano la Premier detiene il primato con 367 calciatori stranieri su 535 totali (68,6%). E l’Italia? Beh, non scherza nemmeno lei, e si piazza al secondo posto con 351 giocatori su 560 totali (62,7%). Dati simili, risultati diversi. Già, perché a livello di club non c’è paragone se parliamo di titoli vinti negli ultimi anni. Anche se poi l’ultimo Europeo, a “Wembley”, lo hanno vinto gli azzurri. Strano scherzo del destino.

L’invasione straniera in ogni caso caratterizza tutta l’Europa del calcio. Un effetto della sentenza Bosman che, come noto, nel 1995 spalancò le porte alla globalizzazione del football europeo eliminando il limite di stranieri contrattualizzabile da un singolo club. Dei cinque campionati presi in esame, stando ai dati di transfermarkt.it, solo uno scende sotto il 50% di stranieri: La Liga spagnola, che si ferma al 43% (212 giocatori su 493 totali). Tutti gli altri lo superano più o meno abbondantemente. La Ligue 1 è terza col 55,2% (296 giocatori su 536) mentre la Bundesliga è quarta col 53,3% (276 giocatori su 518). Premier e Serie A staccano tutti andando ben oltre il 60%, con l’Inghilterra che si avvicina addirittura al 70%. 

L’invasione francese

Ma se pensiamo alla Nazionale inglese, che ha appena fatto nera l’Italia nelle qualificazioni ad Euro 2024 e agli ultimi Mondiali ha ceduto solo alla Francia nei quarti di finale, allora dobbiamo contestare l’assunto secondo il quale il movimento azzurro migliorerebbe se giocassero più italiani in Serie A. Il problema, ad oggi, sta nella qualità media dei ragazzi che l’Italia produce. Insomma, mancano le eccellenze più che i giocatori. E infatti se andiamo a scorrere nel dettaglio le nazionalità dei calciatori stranieri più presenti tra Premier, Bundesliga, Serie A e Liga scopriamo che la Francia domina incontrastata: in Inghilterra sono il 7,9% (29 giocatori), in Germania addirittura il 13,4% (37), in Italia l’8,3% (29) e in Spagna il 9,4% (20).

Il dato certifica la bontà del lavoro svolto in questi ultimi anni dalla Federazione francese, che ha saputo investire su quello che serve per far crescere i giovani talenti e in generale un movimento sportivo: le strutture. Non a caso anche la Germania, dopo il flop ai Mondiali del 2006, fece la stessa cosa per rilanciarsi puntando sui centri federali. Un sistema che anche l’Italia ha provato ad adottare ma che, in assenza di risorse economiche adeguate, non sta portando i frutti sperati. Se a questo aggiungiamo la reticenza dei club a puntare sui ragazzi italiani quando approdano in prima squadra (tra Primavera 1 e Primavera 2 gli stranieri sono solo 234 su 928, per una percentuale complessiva del 25%) il gioco è fatto.

Ma il problema è a monte: l’impiantistica, in Italia, è spesso fatiscente e obsoleta. E non permette alle società dilettantistiche di lavorare nel migliore dei modi. Spesso nemmeno ai club professionistici, dove non è affatto scontato trovare strutture adeguate. Senza un pesante intervento da parte delle istituzioni (non solo locali) difficilmente il movimento potrà invertire la rotta così da tornare a produrre talenti in serie come faceva un tempo.

L’azzurro e gli oriundi

In questo scenario diventa più semplice comprendere le ultime scelte fatte da Roberto Mancini e in generale dalla Figc, che ha deciso di puntare forte sugli oriundi. Mateo Retegui, Emerson Palmieri, Rafael Toloi, Jorginho e Vincenzo Grifo sono i cinque “stranieri” che hanno fatto parte dell’ultima spedizione azzurra. Nessuno di loro è nato in Italia, ma grazie ad alcuni parenti hanno il doppio passaporto e hanno sposato la causa azzurra. Prima di loro ce ne sono stati tanti altri, dopo di loro ce ne saranno altri ancora. In un mondo sempre più globalizzato, dove i confini sembrano quasi non esistere più, è la normalità. Può piacere o non piacere ma bisogna prenderne atto. L’importante è non pensare che solo così l’Italia possa tornare grande.

La nostra Nazionale è ancora ottava nel ranking Fifa davanti a Portogallo, Spagna e Germania, tra le altre. Non abbiamo disputato gli ultimi due Mondiali, è vero, ma le selezioni giovanili dimostrano anno dopo anno il proprio valore ottenendo quasi sempre buoni risultati. Se la Serie A iniziasse a dare più fiducia a questi ragazzi sarebbe un primo passo. Ma ricordiamoci sempre che in questo momento è l’intero sistema calcio italiano a essere in sofferenza. Servono riforme, prima di tutto. Solo così potremo tornare a sognare e a vivere “notti magiche”.  

I CALCIATORI STRANIERI NEI 5 TOP CAMPIONATI EUROPEI (fonte: transfermarkt.it)

Premier League (Inghilterra)

  • Format campionato: 20 squadre
  • Giocatori: 535
  • Stranieri: 367 giocatori > 68,6%

Serie A (Italia)

  • Format campionato: 20 squadre
  • Giocatori: 560
  • Stranieri: 351 giocatori > 62,7%

Ligue 1 (Francia)

  • Format campionato: 20 squadre
  • Giocatori: 536
  • Stranieri: 296 giocatori > 55,2%

Bundesliga (Germania)

  • Format campionato: 18 squadre
  • Giocatori: 518
  • Stranieri: 276 giocatori > 53,3%

La Liga (Spagna)

  • Format campionato: 20 squadre
  • Giocatori: 493
  • Stranieri: 212 giocatori > 43,0%

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